SAI Index: che inverno ci attende sull'Italia?

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Vediamo gli ultimi dati relativi all'indice SAI per poter scoprire che tipo di inverno ci attende sull'Italia.

Vediamo gli ultimi dati relativi all'indice SAI per poter scoprire che tipo di inverno ci attende sull'Italia. Fonte: natice.noaa.gov

SAI Index: che inverno ci attende sull'Italia? – 04 dicembe 2015 – Siamo ormai entrati a pieno titolo nell'inverno meteorologico, iniziato lo scorso martedì 01 dicembre sull'Italia e in generale su tutto l'emisfero boreale: nonostante il clima sulla nostra Penisola abbia assunto in questa settimana tratti più tipicamente primaverili che invernali per via della persistenza dell'anticiclone delle Azzorre, i principali modelli iniziano ad intravedere un primo cambio di tendenza alle nostre latitudini a partire dalla seconda decade del mese. Ma poi come continuerà quest'inverno 2015-2016? Quali sono le ultime proiezioni stagionali? Per scoprire se sarà un inverno freddo e ricco di neve per l'Italia andiamo quest'oggi ad analizzare l'indice SAI, e vedere secondo gli ultimi dati cosa dovremo aspettarci per i prossimi mesi.


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Per poter provare a stilare una prima tendenza per la prossima stagione invernale, si ricorre a determinati indici sviluppati ad hoc: ne esistono diversi, tutti sviluppati per parametrizzare diversi fattori atmosferici. Quest'oggi analizziamo l'indice SAI, lo Snow Advance Index, che mette in relazione il valore dell'indice AO nei mesi invernali con la velocità dell'avanzamento della copertura nevosa nelle terre euro-asiatiche durante ottobre. L'indice SAI, lo Snow Advance Index, è stato solo recentemente sviluppato da Judas Cohen, uno scienziato statunitense, ed ha come obbiettivo quello di prevedere quanto rigido sarà l'inverno che verrà mettendo appunto in relazione quanto rapidamente la neve, durante il mese di ottobre, va a ricoprire il territorio euro-asiatico, ed in particolare la Siberia, e il valora dell'indice AO, l'Artic Oscillation, durante i mesi invernali.

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Estensione della copertura nevosa in Eurasia aggioranta al 03 dicembre 2015: nell'ultmio mese ha subito un brusco calo. Fonte: star.nesdis.noaa.gov

Infatti, nel caso l'indice SAI fosse positivo, è previsto per i tre mesi d'inverno, ovvero dicembre, gennaio e febbraio, un valore dell'AO negativo: un valore negativo dell'AO, che indica un rallentamento delle velocità zonali, significa che alle latitudini polari possano possono formarsi vaste aree di alta pressione che spingerebbero quindi verso Sud i lobi del vortice polare, favorendo irruzioni fredde artiche fino alle medie latitudini. Viceversa, quando il SAI è negativo, che significa una velocità dell'avanzamento della copertura nevosa nelle terre euro-asiatiche durante ottobre non elevata, maggiori sono le probabilità che l'indice AO sia positivo, ovvero che l'inverno alle medie latitudini possa essere caratterizzato da un clima piuttosto mite. Secondo gli ultimi dati, la copertura nevosa sull'Eurasia ha subito una brusca diminuzione negli ultimi mesi, portando a valori negativi del SAI predittivi quindi di un inverno piuttosto mite sull'Italia. Vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti perché questo valore si dovrà andare ad aggiungere a tutti gli altri indici che già ci stanno fornendo informazioni sulla prossima stagione in modo da poter aggiornare la tendenza per questo inverno che ormai è iniziato.

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