Snow Lake Effect: quando dai laghi arriva un muro di neve
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Snow Lake Effect, un particolare fenomeno che produce intense bufere di neve specie sui versanti sottovento dei grandi laghi.
Snow Lake Effect, un particolare fenomeno che produce intense bufere di neve specie sui versanti sottovento dei grandi laghi. Fonte: thevane.gawker.com
Snow Lake Effect: quando dai laghi arriva un muro di neve – 04 dicembre 2015 – Gli amanti della neve come anche gli operatori turistici delle nostre montagne, non stanno vivendo un bel periodo, con un inizio di inverno che sull'Italia, ma in generale sull'Europa centro occidentale, sta venendo caratterizzato da un clima decisamente primaverile, con caldo anomalo specie sulle montagne e inusuale stabilità per via della presenza dell'anticiclone delle Azzorre. Nonostante sia amata da molti e nell'immaginario comune sia un fenomeno spettacolare ma pressoché innocuo se non per il divertimento di gradi e piccini, la neve è però capace di dar vita a fenomeni anche violenti o comunque non privi di conseguenze. Uno di questi è lo “Snow Lake Effect“, il quale produce intense bufere di neve capaci in poco tempo di sommergere intere città: vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
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Per esempio, durante l’inverno 2014-2015, la cittadina di Buffalo, Nord Est degli Stati Uniti, è diventata famosa per le continue bufere di neve che hanno sommerso la città, con gli accumuli che ancora d’estate erano presenti tra le vie e i palazzi. Ma perché le cittadine come Buffalo ricevono ogni anno così tanta neve? Il responsabile è proprio lo Snow Lake Effect, che favorisce le tempeste di neve su quella determinata zona a causa della particolare ubicazione geografica di Buffalo: si trova infatti sulle rive del lago Eire, sottovento alle correnti artiche che dal Canada fluiscono ogni inverno verso gli Stati Uniti. Gli ingredienti necessari perché lo Snow Lake Effect possa svilupparsi sono la presenza di un lago o di un bacino d'acqua e correnti molto fredde, configurazione che con aria nord occidentale proveniente dal polo incontra la situazione ideale proprio nella regione dei Grandi Laghi americani.
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La gelida aria proveniente dal Canada risulta infatti il più delle volte talmente secca da non permettere la formazione delle nubi e quindi delle precipitazioni nevose ma, scorrendo sui Grandi Laghi, la massa d’aria si carica dell’umidità necessaria tale da favorire la formazione di addensamenti estremamente bassi forieri di nevicate molto intense e persistenti. E’ durante i primi mesi invernali, quando la superficie dei laghi risulta ancora prevalentemente liquida, che hanno vita gli eventi più intensi. La banda della bufera di neve che si genera al passaggio di una corrente d’aria molto fredda su un lago, le cui acque superficiali si trovano ad una temperatura maggiore, è molto ristretta e ben definita, ma può scaricare al suolo enormi quantità di neve in poco tempo.
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