Alzheimer, secondo un nuovo studio camminare rallenta la malattia: ecco quanti passi al giorno servono
Che cos'è l'Alzheimer, un nuovo studio rivela che camminare rallenta la patologia. Ecco quanti passi al giorno servono
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Che cos'è l'Alzheimer
Questa patologia, che deve il suo nome al neurologo tedesco Alois Alzheimer, il quale nel primo ventennio del Novecento ne delineò per la prima volta le peculiarità, si contraddistingue per un processo di degenerazione graduale che distrugge le cellule cerebrali, portando a un deterioramento irreversibile delle facoltà cognitive, come la memoria, il ragionamento e l'uso del linguaggio, fino a compromettere l'autosufficienza e la capacità di svolgere le consuete attività quotidiane. E' quanto riporta Humanitas.it.
La ricerca
Uno studio realizzato da un gruppo di studiosi del Mass General Brigham e pubblicata su Nature Medicine ha rivelato “un legame tra un aumento dell'attività fisica e una minore perdita di funzioni cognitive" nelle persone. In termini semplici, fare una passeggiata quotidiana può contribuire a rallentare l'evoluzione dell'Alzheimer. E' quanto riportato da tg24.sky.it.
Il campione dello studio e i risultati
L'esercizio fisico è associato a un rallentamento della perdita di capacità cognitive nelle persone anziane che presentano elevati livelli di betamiloide, una proteina legata all'Alzheimer. Un gruppo di studiosi, guidato da Wai-Ying Wendy Yau e Jasmeer P. Chhatwal, ha analizzato i risultati provenienti da un database raccolto in un periodo di 14 anni, che include 294 anziani cognitivamente sani, con un'età compresa tra i 50 e i 90 anni. Gli esperti hanno sottolineato che uno stile di vita sedentario è un noto fattore di rischio per la degradazione cognitiva, ma gli impatti dell'attività fisica sui biomarcatori e la relazione tra dose e risposta negli esseri umani restano poco compresi. Durante lo studio, i ricercatori hanno utilizzato dati dall'Harvard Aging Brain Study, un'iniziativa che ha monitorato l'attività fisica attraverso contapassi, scansioni PET longitudinali per l'analisi delle proteine amiloide e tau, e valutazioni annuali per un periodo di 14 anni.
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Quanti passi giornalieri possono ridurre l'accumulo della proteina legata alla patologia?
Ciò che è emerso è che il vantaggio fisico è legato “a una formazione più lenta dei depositi di proteina tau, invece di modifiche nella proteina amiloide". L'accumulo di tau e le funzioni cognitive si sono stabilizzati a livelli di attività moderati, tra 5.000 e 7.500 passi al giorno. Anche un'attività leggera, che si aggira tra 3.000 e 5.000 passi giornalieri, è collegata a un rallentamento dell'accumulo della proteina associata all'Alzheimer e al deterioramento cognitivo. Utilizzando dispositivi indossabili, gli autori hanno concluso che lo studio sottolinea un traguardo di attività fisica realizzabile che potrebbe incentivare una maggiore partecipazione tra gli anziani inattivi.
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