Artrosi dell'anca, le cause e qual è il sintomo principale cui prestare attenzione
di Marco Reda
L’artrosi dell’anca può compromettere la mobilità e causare dolore persistente se non trattata in tempo: ecco il sintomo da intercettare
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Tutto ciò che c'è da sapere sull'artrosi dell'anca: il sintomo principale a cui fare attenzione
L'artrosi dell'anca, anche detta coxartrosi, è una patologia che colpisce l'articolazione tra femore e acetabolo, portando alla progressiva usura della cartilagine articolare. Questo tessuto, che normalmente consente movimenti fluidi e senza attrito, si deteriora nel tempo a causa di diversi fattori, sia congeniti che acquisiti. Il risultato è una riduzione della capacità motoria accompagnata da dolore e difficoltà nei movimenti. L'articolazione danneggiata perde la sua naturale funzione di “ammortizzatore", rendendo dolorose anche azioni semplici come alzarsi in piedi o camminare. Esistono però segnali ben precisi che possono aiutare a identificare l’insorgenza di questa malattia articolare. Ecco quello specifico a cui fare attenzione, come riportato da Humanitas.it.
Il sintomo tipico
Uno dei segnali più tipici dell'artrosi dell'anca è il dolore nella zona dell'inguine, che può estendersi anche verso la coscia o raggiungere il ginocchio. Questo tipo di dolore, spesso mal localizzato, può inizialmente essere intermittente ma tende a diventare costante con il progredire della malattia. Altri sintomi comprendono rigidità articolare, specialmente al risveglio o dopo lunghi periodi di inattività, e una progressiva perdita di mobilità. Nei casi più avanzati la persona può avvertire un senso di blocco o attrito durante il movimento, a causa della mancanza del rivestimento cartilagineo. Anche la postura può risultare alterata, con possibili difficoltà nel mantenere l'equilibrio durante la deambulazione.
Fattori di rischio e diagnosi
L'artrosi dell'anca può avere molteplici cause: fattori meccanici, predisposizioni congenite, esiti di traumi o malattie infiammatorie croniche. Anche condizioni come l'osteoporosi, la necrosi ischemica o l'artrite reumatoide possono contribuire al deterioramento articolare. Il sovrappeso, posture scorrette e sforzi eccessivi aumentano ulteriormente il rischio. La diagnosi si basa su una visita clinica specialistica, durante la quale vengono valutati i sintomi e l’ampiezza dei movimenti. Per confermare la presenza della patologia si ricorre a esami strumentali come radiografie, utili per osservare lo stato delle superfici articolari e la presenza di deformazioni ossee o restringimento dello spazio articolare.
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Come si può curare l’artrosi dell’anca
Il trattamento dell’artrosi dell'anca dipende dalla gravità della malattia. Nelle fasi iniziali si ricorre a fisioterapia, farmaci antinfiammatori e modifiche dello stile di vita, come una dieta equilibrata e il controllo del peso. Nei casi più avanzati, quando il dolore compromette la qualità della vita, si può optare per l’intervento chirurgico, con l’impianto di una protesi d’anca.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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