Avanzi di Natale, come conservare gli alimenti in sicurezza e ridurre i rischi per la salute

Avanzi delle festività natalizie, come mantenere il cibo in modo sicuro e minimizzare i pericoli per la salute

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Mettere da parte gli avanzi

Non capita quasi mai che non rimanga nulla del cenone della Vigilia o del pranzo di Natale. In queste situazioni, ciò che si tende a fare più frequentemente durante le festività è mettere da parte gli avanzi e gustarli nei giorni successivi. Riutilizzare ciò che è avanzato dal menù natalizio è senza dubbio una pratica positiva, specialmente per il pianeta. Infatti, durante il periodo natalizio, ogni anno si assiste a un notevole spreco di cibo. Secondo alcune recenti valutazioni, tra Natale e Capodanno in Italia si gettano oltre 575.000 tonnellate di alimenti. E' importante prestare attenzione alla sicurezza alimentare: se gli alimenti non vengono conservati correttamente, la loro qualità potrebbe essere compromessa. Il progetto Sac (Sicurezza alimentare casalinga) dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha diffuso un elenco di dieci regole essenziali per minimizzare i rischi causati da errori in cucina. E' quanto riportato da Fanpage.it.

Come conservare in sicurezza gli alimenti

La prima norma si riferisce ai preparativi, ovvero alla fase della spesa. E' consigliabile fare acquisti in modo adeguato al numero degli invitati, evitando di esagerare, così da limitare il cibo che rimane inutilizzato. Tuttavia, se dopo il pasto ci sono comunque rimanenze, è fondamentale conservarle nel modo giusto. In primo luogo, gli avanzi non dovrebbero rimanere nelle pentole, ma piuttosto essere trasferiti in contenitori puliti e ben chiusi. Per ridurre il rischio di contaminazione, è meglio non mescolare alimenti o piatti differenti all'interno dello stesso contenitore. I contenitori devono essere riposti in frigorifero o nel congelatore entro poche ore dalla cottura. Non è saggio lasciarli a temperatura ambiente per più di due ore. Anche nel frigorifero, devono essere sistemati seguendo alcune linee guida: gli alimenti già cotti dovrebbero occupare i ripiani superiori, lontani da quelli crudi, per evitare qualsiasi rischio di contaminazione, e dovrebbero essere consumati entro 2-3 giorni. Nel caso di cibi che possono deteriorarsi facilmente, come salse o creme, è opportuno prestare una maggiore attenzione.

Attenzione agli sbalzi di temperatura

E' fondamentale anche prevenire che i cibi subiscano variazioni di temperatura, come spostarli ripetutamente dalla tavola al frigorifero, e quando si decide di mangiarli, non è consigliato riscaldarli e riporli di nuovo in frigo più volte. E' più prudente riscaldare solo le porzioni di cibo di cui siamo certi di avere bisogno in quel momento. Inoltre, quando si opta per conservare i cibi cotti nel congelatore, è importante utilizzare contenitori appropriati e preparare porzioni monodose o, comunque, quantità che possono essere consumate in un'unica volta.


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L'ultima raccomandazione dell'Iss

L'ultima indicazione fornita dall'Iss è di non tenere né mangiare cibi che mostrandio muffa o cambiamenti nel colore, nella consistenza o nell'odore. Nel caso in cui ci siano dubbi che un alimento sia deteriorato, la soluzione più sicura è certamente di gettarlo.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.