Botulino, quali sono i cibi più a rischio e i sintomi da intossicazione
Botulino, gli alimenti più a rischio, che cos'è il botulismo, cause e sintomi da intossicazione
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I casi di botulismo e che cos'è
In Italia si sono verificati di recente, diversi casi di botulismo. A Cosenza, un uomo di 52 anni è morto dopo aver mangiato un panino con broccoli e salsiccia in un food truck. Almeno altre 9 persone sono state colpite dalla stessa intossicazione alimentare. Questo incidente si unisce a un altro grave episodio avvenuto in Sardegna, dove durante una festa paesana sono stati segnalati 8 casi di intossicazione, tra cui un bambino attualmente in terapia intensiva, e c'è stato un decesso. In questo caso, si sospetta che la causa sia stata una polpa di avocado contaminata. Il botulino è una sostanza tossica prodotta dal batterio Clostridium botulinum, capace di contaminare certi cibi e, se assunta, provoca una grave intossicazione. Il botulismo provocato dalla tossina botulinica rappresenta una malattia rara ma potenzialmente mortale, che si verifica quando la tossina ostacola il funzionamento del sistema nervoso, impedendo la comunicazione tra i neuroni e i muscoli. E' quanto riportato da Fondazione Veronesi.
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Cause
Le manifestazioni di botulismo alimentare si verificano specialmente quando gli alimenti vengono conservati in modo errato, creando condizioni propizie per la proliferazione del batterio. Le contaminazioni più gravi interessano prevalentemente cibi conservati e, nella maggior parte dei casi, fatti in casa. Infatti, solo l'8,5% dei casi confermati dal 1984 al 2013 ha coinvolto prodotti industriali. L'alimento responsabile è riconosciuto in appena 4 casi su 10, e riguarda principalmente vegetali conservati in acqua o olio, che costituiscono il 70% del totale.
Quali sono i cibi più a rischio
Gli alimenti che più comunemente possono portare al botulismo sono quelli conservati in modo sbagliato, come peperoni, funghi e pomodori. Questi cibi sono frequentemente messi in barattoli di vetro senza il necessario trattamento termico o acidificazione. Anche le conserve sott’olio, tra cui melanzane, zucchine, aglio ed erbe aromatiche, presentano un rischio potenziale. È importante considerare a rischio di contaminazione anche gli alimenti conservati sott’olio, spezie, vegetali, verdure non acide in olio o in acqua, zuppe e minestroni che non sono refrigerati correttamente, oltre alle conserve etniche e ai sottovuoto preparati in casa. Inoltre, la carne, in particolare quella messa in salamoia o affumicata, può favorire la proliferazione del batterio se non è gestita in modo appropriato. Gli alimenti più a rischio sono quelli con bassa acidità, poiché un ambiente con pH alto (meno acido) facilita la crescita di Clostridium botulinum. Al contrario, gli alimenti freschi non comportano rischio di botulismo (ad esempio, l'insalata può essere contaminata dal batterio che produce la tossina, ma quest’ultima si sviluppa solo nei cibi conservati). Inoltre, non sono a rischio i cibi cotti, i gelati, i surgelati, le conserve acidificate, le marmellate e le confetture, così come i semi-conservati in salamoia (ad esempio il pesce), a condizione che siano preparati con una soluzione che contenga almeno il 10% di sale.
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I sintomi da intossicazione
Tutti gli specialisti sono d'accordo sull'importanza di fornire informazioni corrette alle persone, dai consumatori ai medici, per evitare allarmismi infondati e pericolosi. Iniziamo dai sintomi. L'intossicazione da botulismo si manifesta diverse ore dopo aver ingerito cibi contaminati, e in alcuni casi può anche apparire dopo una settimana. La tossina botulinica compromette la trasmissione dei segnali nervosi. I primi segni sono spesso poco gravi e possono essere trascurati: nausea, diarrea, vomito e dolori all'addome. L'allerta si attiva di solito nella fase successiva, quando emergono i sintomi neurologici che coinvolgono i nervi cranici. Questi includono secchezza della bocca, difficoltà a deglutire o a parlare, visione offuscata e problemi di messa a fuoco. Un altro segno distintivo è la ptosi palpebrale, ovvero l'incapacità di alzare la palpebra, costringendo a “cercare le stelle", cioè a camminare con la testa inclinata per migliorare la visione. In situazioni gravi, possono manifestarsi debolezza facciale e difficoltà respiratorie. A volte, il paziente potrebbe sospettare un ictus, ma la paralisi causata dal botulismo è sempre simmetrica.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.
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10 Agosto 2025 | ore 16:04