Come distinguere il tipo di influenza: ecco i segnali che ci aiutano a capire se si tratta di infezione virale o batterica

Influenza, la variante K domina: Come distinguere il tipo di influenza (virale o batterica), quando chiedere un consulto immediato

Influenza 2025 (Foto Youtube)
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Influenza, la variante K domina

La variante K domina in questo finale del 2025. Si prevede che l'influenza di Capodanno supererà il milione di casi. Un'espansione che continua senza sosta, proprio a causa della variante attuale, sospettata di essere, in questa stagione, la responsabile di una maggiore aggressività delle patologie influenzali. L'ultimo report della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità, per la settimana dal 15 al 21 dicembre, conferma che le analisi di sequenziamento effettuate dall'inizio della sorveglianza mostrano che tra i ceppi di virus influenzale A H3N2 attualmente presenti in Italia, il subclade K è decisamente il più comune. E' quanto riporta Repubblica.it.

Crescono gli accessi in pronto soccorso

L'incremento delle infezioni respiratorie acute è comprovato dai dati riguardanti gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri. Questo è confermato dal report dell'Iss, che segnala un'incidenza complessiva delle infezioni respiratorie acute, per la settimana dal 15 al 21 dicembre, di 17,1 casi ogni 1. 000 assistiti (rispetto ai 14,7 segnalati nel rapporto precedente), in crescita rispetto alla settimana antecedente, come previsto in questo periodo. Inoltre, si stima che ci siano stati circa 950. 000 nuovi casi, per un totale di circa 5,8 milioni di casi dall'inizio della sorveglianza. Come al solito, la fascia di età più colpita è quella 0-4 anni, con circa 50 casi ogni 1. 000 assistiti. Il report continua analizzando i dati sugli accessi al pronto soccorso riportati da alcune regioni (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo e Sicilia), che mostrano un incremento sia degli accessi sia delle ospedalizzazioni per sindromi respiratorie rispetto alla stessa settimana della stagione passata.

Come distinguere il tipo di influenza

Per coloro che si trovano a casa con febbre e un generale senso di malessere, il dilemma è comprendere se i sintomi siano causati da un'infezione virale o da una batterica, poiché la cura varia a seconda della risposta. Riconoscere le due situazioni può non essere semplice, ma ci sono indicatori che possono essere utili. Ecco alcuni di essi.

Febbre: le infezioni virali, come il raffreddore e l'influenza, di solito si manifestano all'improvviso con una febbre moderata (intorno ai 37,5°-38,5°), che in genere si risolve da sola in 3-5 giorni. Al contrario, le infezioni batteriche tendono a presentare una febbre più alta e persistente, che può superare i 38,5°C e durare oltre cinque giorni, peggiorando nel tempo.

Tosse: nelle infezioni virali la tosse è spesso secca o lieve e di solito migliora in pochi giorni. Se invece si tratta di un'infezione batterica, la tosse può essere più forte e accompagnata da muco denso e colorato.

Muco: anche il tipo di secrezioni nasali può fornire indizi sull'infezione in atto. Se il muco è chiaro e acquoso, è più probabile che si tratti di un'infezione virale, mentre un muco giallo o verde e persistente può indicare un'infezione batterica.

Mal di gola: il mal di gola causato dai virus è generalmente diffuso e si presenta con sensazione di bruciore e fastidio, mentre nelle infezioni batteriche (come la faringite da streptococco) possono causare un dolore più localizzato e intenso, spesso accompagnato da placche bianche sulle tonsille.

Linfonodi: il gonfiore dei linfonodi può verificarsi in entrambi i casi, ma è frequentemente più evidente e doloroso nelle infezioni batteriche.

Dolori muscolari e affaticamento: sono frequenti nelle infezioni virali, come l'influenza, e possono manifestarsi anche in quelle batteriche, anche se con modalità e intensità differenti.


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Quando chiedere un consulto tempestivo

È fondamentale fare attenzione ai segnali e ai loro cambiamenti, ma non è sufficiente: se la febbre non inizia a scendere dopo un paio di giorni, un’improvvisa aggravamento della situazione clinica e l'insorgere di sintomi significativi, come problemi respiratori o dolore al petto, necessitano sempre di una visita medica immediata. Infine, se ci sono incertezze, il medico può ordinare test specifici per differenziare le infezioni di origine batterica da quelle di natura virale.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.