Fibromialgia, la dottoressa Eleonora Bonacci svela quali sono i sintomi cui prestare attenzione
di Marco Reda
Fibromialgia: una sindrome cronica complessa che colpisce milioni di persone ed è spesso sottovalutata: ecco i sintomi
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Cos'è la fibromialgia e perché è importante riconoscerla in tempo: i sintomi presentati dalla Dott.ssa Bonacci
La fibromialgia è una sindrome cronica e complessa che si manifesta con dolore muscolare diffuso, affaticamento costante e disturbi del sonno. Colpisce prevalentemente donne adulte e interessa in Italia circa 1,5-2 milioni di persone, secondo le stime dell’AISF. La sua pericolosità sta nella difficoltà della diagnosi, poiché i suoi sintomi si sovrappongono ad altre malattie reumatiche, neurologiche o endocrine. Questo porta spesso a lunghi percorsi medici prima di ottenere una diagnosi certa. È quindi essenziale conoscerla e riconoscerne i campanelli d’allarme. La Dottoressa e reumatologa Eleonora Bonacci ha illustrato a Grupposandonato.it quali sono i principali sintomi da non sottovalutare.
I sintomi principali da non ignorare
Il dolore muscolare diffuso è il primo sintomo che caratterizza la fibromialgia, come illustrato dall'esperta, ma non è l’unico. I pazienti spesso lamentano anche stanchezza cronica, disturbi del sonno e difficoltà a concentrarsi, una condizione definita “fibro-fog”. Alcuni riferiscono disturbi digestivi come il colon irritabile o fastidi intimi, mentre altri avvertono un generale senso di spossatezza mentale e fisica. Tutti questi segnali si manifestano spesso insieme, configurando così un quadro sindromico. La presenza simultanea di più sintomi, anche vaghi o intermittenti, deve far sospettare la patologia. Il dolore persistente nei tendini, nei legamenti e nei muscoli può diventare invalidante e impattare seriamente sulla qualità della vita.
Diagnosi complessa e sintomi simili ad altre patologie
Uno degli ostacoli principali nella gestione della fibromialgia è la diagnosi. Non esistono esami specifici che la confermino, e per questo si parla di diagnosi di esclusione. La sindrome può essere confusa con altre condizioni, come la sclerosi multipla, che ha però sintomi neurologici distintivi come formicolii e disturbi della vista o della parola. Solo una visita accurata e una valutazione complessiva, eseguita da uno specialista reumatologo, possono guidare alla diagnosi. È anche importante escludere eventuali patologie autoimmuni, endocrine o oncologiche che potrebbero presentare sintomi simili. La tempestività nella diagnosi può cambiare radicalmente il percorso terapeutico e il benessere del paziente.
Guarda la versione integrale sul sito > La fibromialgia non si può guarire, ma può essere gestita con un approccio terapeutico personalizzato. Dopo la diagnosi, il primo passo è informare bene il paziente e aiutarlo a modificare le abitudini quotidiane che possono aggravare la malattia. Le terapie più efficaci si basano su attività fisica aerobica, tecniche di rilassamento (come yoga, mindfulness o tai chi), e nei casi più gravi si ricorre anche a farmaci per il controllo del dolore e del sonno. Anche la dieta ha un ruolo importante: pur non esistendo una dieta universale, si consiglia di limitare zuccheri semplici, cibi industriali e caffeina, privilegiando alimenti freschi, integrali e facilmente digeribili. Le cure possibili per la fibromialgia
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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