Gambe gonfie in estate, quali sono i rimedi che danno sollievo: ecco i consigli del dottor Matteo Lino Ravini

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In estate le gambe si gonfiano e fanno male: perché succede e cosa consiglia l'esperto

Con l’arrivo del caldo molte persone si trovano a fare i conti con un fastidio particolarmente diffuso: le gambe gonfie, pesanti e dolenti. Questo disagio, che può compromettere anche la qualità del sonno o la voglia di muoversi, è spesso legato a un’insufficienza venosa degli arti inferiori, una condizione cronica in cui il sangue fatica a risalire verso il cuore. Il dottor Matteo Lino Ravini, chirurgo vascolare dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio di Milano, ha illustrato a GruppoSanDonato.it quali sono le soluzioni più efficaci per alleviare questi sintomi.

I rimedi

Una delle prime indicazioni terapeutiche è l’utilizzo della calza elastica preventiva, con una compressione di almeno 140 denari. Sebbene poco amata per ragioni estetiche, e per il fastidio che può provocare col caldo, è uno strumento fondamentale per facilitare il ritorno venoso e ridurre il gonfiore. Ravini sottolinea anche l’importanza di eseguire un ecocolordoppler venoso agli arti inferiori, esame rapido e non invasivo che consente di valutare la funzionalità del sistema venoso. A questo si aggiunge, nei casi più gravi, il possibile ricorso alla chirurgia, come la varicectomia o tecniche mininvasive come laser e radiofrequenza. Anche dopo l’intervento, però, l’uso della calza resta essenziale per prevenire ricadute.

Altri rimedi

Per ottenere sollievo immediato durante la stagione calda, il dottor Ravini consiglia di fare docce fredde alle gambe: il freddo stimola la vasocostrizione, riducendo il diametro delle vene e facilitando il deflusso sanguigno. A ciò si possono associare, previa prescrizione medica, farmaci flebotonici. Questi principi attivi agiscono rafforzando le pareti venose, migliorando la circolazione e riducendo l’infiammazione locale. Il medico raccomanda inoltre di non trascurare l’attività fisica regolare, anche leggera, per attivare la cosiddetta “pompa muscolare” del polpaccio, fondamentale nel favorire il ritorno del sangue al cuore.

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