I 5 errori più frequenti che non vanno commessi quando si preparano le lasagne: ecco quali sono
di Marco Reda
Come preparare lasagne perfette evitando errori comuni che rovinano gusto, consistenza e risultato finale a tavola
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Le lasagne, simbolo della tradizione italiana e amate in tutto il mondo, meritano attenzione e cura per un risultato davvero impeccabile
Le lasagne sono senza dubbio uno dei piatti più rappresentativi della cucina italiana, un comfort food capace di mettere d’accordo grandi e piccoli anche fuori dai confini nazionali. Profumate, avvolgenti e ricche di sapore, sembrano semplici da preparare, ma nascondono alcune insidie che possono compromettere il risultato finale. Per renderle davvero squisite, morbide al punto giusto e ben bilanciate nei sapori, è fondamentale curare ogni fase della preparazione. Anche chi ha esperienza ai fornelli può cadere in piccoli errori che influiscono su cottura, consistenza e presentazione. Conoscere cosa evitare è il primo passo per portare in tavola un piatto che conquisti tutti, senza sorprese indesiderate.
La base conta
Uno degli sbagli più frequenti riguarda la scelta della teglia e la gestione della pasta. Utilizzare un contenitore troppo grande può far asciugare le lasagne, mentre uno troppo piccolo rischia di rendere la cottura irregolare. Le teglie in vetro o ceramica aiutano a distribuire meglio il calore e garantiscono risultati più uniformi. Anche la pasta merita attenzione: non tutte le sfoglie reagiscono allo stesso modo in forno. La pasta secca, se non adeguatamente precotta o ben idratata con il condimento, può restare dura e poco piacevole al morso. Al contrario, sfoglie fresche o già pronte richiedono salse sufficientemente fluide per cuocere correttamente durante la permanenza in forno.
Questione di equilibrio
Un altro errore comune è la cattiva distribuzione degli strati. Le lasagne riuscite sono frutto di un equilibrio preciso tra pasta, ragù, besciamella e formaggio. Esagerare con uno di questi elementi, come troppa pasta o condimenti eccessivamente abbondanti, può rendere il piatto pesante o poco cotto all’interno. Anche la cottura gioca un ruolo fondamentale: temperature troppo elevate o l'assenza di copertura nella prima fase possono seccare la superficie lasciando gli strati interni indietro. Cuocere a temperatura moderata e coprire inizialmente la teglia aiuta a mantenere l’umidità necessaria per una consistenza perfetta.
Guarda la versione integrale sul sito > Spesso si sottovaluta l’importanza del riposo dopo la cottura. Servire le lasagne appena sfornate può compromettere sia l’aspetto che la struttura del piatto, con strati che si sfaldano e porzioni poco definite. Bastano pochi minuti di attesa per permettere agli ingredienti di assestarsi e ai sapori di armonizzarsi. A questo si aggiungono alcuni accorgimenti extra: scegliere ingredienti di qualità, evitare salse troppo dense e completare la superficie con una spolverata di parmigiano per una gratinatura dorata e invitante. Curando questi dettagli e evitando gli errori più comuni, le lasagne diventano un piatto sempre all’altezza delle aspettative. Il tempo fa la differenza
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.