Influenza, come prevenirla e le indicazioni dell'Istituto Superiore di Sanità sull'utilizzo degli antibiotici

Influenza, quali sono i segnali e cosa pensano gli specialisti riguardo all'uso degli antibiotici

Virus influenza. Fonte foto: commons.wikimedia.org
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Il documento con domande e risposte dell'Iss

L'influenza di stagione è in aumento, con quasi un milione di nuovi casi registrati nell'ultima settimana, e si prevede un picco ancora tra alcune settimane. L'Istituto Superiore di Sanità ha creato un documento con quesiti e risposte, fornendo le informazioni essenziali sulle malattie respiratorie infettive, che, come ogni inverno, colpiscono le famiglie italiane. E' quanto riportato da Agi.it.

Ho sintomi respiratori, ho l'influenza?

Con l'arrivo dell'inverno, si verifica un incremento nella diffusione di vari patogeni respiratori, tra cui virus e batteri, principalmente a causa della maggiore propensione a trascorrere tempo in ambienti chiusi, che agevolano il contagio. L'influenza è uno di questi virus, ma ci sono anche il SARS-CoV-2, il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), i Rhinovirus (responsabili del raffreddore comune) e altri. Il sistema di monitoraggio epidemiologico e virologico RespiVirNet, guidato dall'Istituto Superiore di Sanità, tiene sotto controllo le infezioni respiratorie acute (ARI, Acute Respiratory Infection) provocate dal virus influenzale, dal SARS-CoV-2, dal VRS, dai Rhinovirus, dai virus Parainfluenzali, dagli Adenovirus, dai Metapneumovirus, dai Bocavirus e da altri Coronavirus umani. I report settimanali, frequentemente riportati dai media (come ad esempio l'affermazione ' due milioni di italiani a letto'), forniscono una stima delle ARI, e non sono esclusivamente relativi ai casi di influenza. Al contrario, il monitoraggio virologico all'interno di RespiVirNet promette di valutare la percentuale dei vari virus in circolazione, così ad esempio si può dire che su 100 casi di infezioni respiratorie registrate, il 10% è attribuibile all'influenza, il 5% al SARS-CoV-2 e così via.

Come si trasmettono i virus respiratori?

I virus respiratori sono attivi tutto l'anno, ma in inverno si propagano più facilmente a causa di spazi chiusi, basse temperature e maggiore prossimità tra le persone. La loro diffusione avviene principalmente tramite l'aria e si propaga molto facilmente grazie alle goccioline di saliva rilasciate tossendo, starnutendo o semplicemente parlando (inalazione aerea), specialmente in luoghi affollati e chiusi, oppure per contatto diretto delle goccioline di saliva sulle mucose (bocca, naso, occhi). La trasmissione può anche avvenire attraverso il contatto diretto con individui infetti (ad esempio, toccando le mani contaminate su occhi, naso o bocca) oppure per via indiretta tramite utensili o oggetti.


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Come si può prevenire l'infezione da virus respiratori?

Tra le strategie preventive, la vaccinazione, che è accessibile per alcuni dei patogeni che si diffondono durante la stagione invernale, rappresenta la principale metodica per ridurre il rischio di malattie, diminuire la possibilità di sintomi severi e complicazioni (come polmoniti, ospedalizzazioni, e così via…). Per quanto riguarda l'influenza, è raccomandato un richiamo vaccinale annuale, poiché i virus influenzali tendono a mutare frequentemente.

Possono essere curate con l'antibiotico l'influenza o il Covid-19?

No. Gli antibiotici sono efficaci solo contro i batteri, non contro virus come quelli che causano l'influenza o il COVID-19. Prenderli senza il consiglio di un medico non solo è inefficace, ma può aumentare la resistenza batterica, complicando la cura per future infezioni. E' fondamentali assumerli unicamente quando il medico ne attesta la necessità per infezioni batteriche accertate.

Cosa posso fare per evitare il contagio, oltre al vaccino?

Oltre ai trattamenti farmacologici come la vaccinazione e gli antivirali, è consigliato adottare misure di protezione personale che possono aiutare a diminuire il rischio di contagio o di diffusione del virus ad altri:

– lavare frequentemente le mani e assicurarsi di asciugarle bene,

– mantenere una buona igiene respiratoria (ad esempio starnutendo o tossendo in un fazzoletto o nel gomito),

– rimanere a casa se si manifestano sintomi legati a malattie respiratorie con febbre, specialmente nelle fasi iniziali,

– evitare di avere contatti ravvicinati con persone che mostrano sintomi simili all'influenza,

– non toccarsi occhi, naso o bocca,

– ventilare regolarmente gli ambienti.

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A chi è raccomandata la vaccinazione

La vaccinazione è fortemente suggerita specialmente per le persone più vulnerabili (anziani e individui con malattie croniche), ma anche per professionisti della salute e assistenti, al fine di abbattere ulteriormente il rischio di contagio. E' consigliata anche per il resto della popolazione, sempre seguendo le raccomandazioni del proprio medico di base e del pediatra. Raggiungere alti tassi di vaccinazione è essenziale per diminuire in modo importante le conseguenze dell'influenza in termini di malattie, complicazioni e mortalità, in particolare tra le categorie di persone più a rischio.

Quante persone sono colpite dall'influenza ogni anno, e quando arriva il picco?

Come già spiegato, il sistema di monitoraggio tiene sotto controllo le infezioni respiratorie virali, e non si limita solo ai casi causati da virus influenzali. In linea generale, annualmente si registrano da 12 a 16 milioni di individui colpiti da infezioni delle vie respiratorie, e non è possibile determinare all'inizio della stagione se si tratterà di un periodo ad alta o bassa incidenza. In modo simile, storicamente, il picco, ossia il momento in cui si verificano il maggior numero di infezioni, avviene tra la fine di dicembre e la fine di febbraio, e non ci sono indicazioni per prevedere quando sarà raggiunto. E' fondamentale tenere presente che, una volta superato il picco, le infezioni non calano immediatamente, e nelle settimane successive il numero resta elevato, diminuendo progressivamente. A partire dalla stagione 2025-26, è cambiata anche la definizione di caso, ora più ampia, includendo tutti i sintomi che contribuiscono all'infezione respiratoria acuta (ARI). Questa comprende l'apparizione improvvisa dei sintomi e almeno un sintomo respiratorio (come tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria, raffreddore e naso che cola), con la diagnosi di infezione confermata clinicamente.

Ho sintomi respiratori. Devo fare un tampone per il COVID-19 o per qualche altro virus?

A differenza della fase di pandemia, attualmente non esistono obblighi legali riguardo all'utilizzo dei test, come per il Covid. Effettuare un test, sia per questo virus che per altri patogeni, può rivelarsi vantaggioso dopo aver parlato con il proprio medico di famiglia o il pediatra.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.