Influenza, il nuovo ceppo devasta l'Europa e mette sotto pressione gli ospedali: è boom di casi

Il nuovo ceppo virale dominante sta mettendo sotto pressione i sistemi sanitari di alcuni Paesi europei

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Sono soprattutto sei i paesi europei dove il virus si è diffuso in maniera capillare: l'Italia non è coinvolta

Iniziata con largo anticipo rispetto alle previsioni, l'Influenza stagionale che si sta rapidamente espandendo in tutta Europa sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari nazionali, costringendo decine di migliaia di persone a ricorrere alle cure del pronto soccorso per via dei sintomi particolarmente violenti. Tutta colpa di un nuovo ceppo virale, come ha confermato l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un vero e proprio super virus che ha già toccato 27 del 38 paesi della regione Europea dell'Oms.

La variante

Secondo gli ultimi dati, in sei paesi (Regno Unito, Islanda, Slovenia, Serbia, Islanda, Montenegro e Kirghizistan), la metà della popolazione sottoposta ai test è risultata positiva al virus. Un dato che conferma l'alto tasso di contagiosità di questo ceppo virale, che sarebbe il sottoclade K dell'influenza A H3N2. Si tratta di una variante che finora ha determinato il 90% dei casi diagnosticati di influenza nella regione Europea dell'Oms. Come ha confermato anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il vaccino rimane l'unica strategia vincente per poter alleviare i sintomi e scongiurare il rischio di gravi conseguenze, anche se non è in grado di prevenire il contagio.

Anziani e persone fragili, l'importanza di proteggersi

Le immunizzazioni sono fondamentali soprattutto nei soggetti meno giovani, nelle persone fragili e nei soggetti immunodepressi. La vaccinazione è fortemente raccomandata anche per gli operatori sanitari al fine di proteggere la salute propria e quella dei pazienti. La maggior parte dei casi gravi si è verificata soprattutto nei pazienti più anziani, anche se dal punto di vista statistico i contagi sono molto più frequenti tra i bambini in età scolare, perchè frequentano le scuole e quindi hanno occasioni di contatto sociale molto più frequenti.


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Non si tratta di una emergenza

Le istituzioni sanitarie invitano coloro che manifestano sintomi compatibili con l'influenza a rimanere a casa, indossando comunque una mascherina in pubblico per evitare di contagiare altre persone. Anche se si tratta di una diffusione capillare e di una infezione che sta mettendo sotto pressione sistemi sanitari, in ogni caso non siamo in presenza di un'emergenza paragonabile a quella del COVID-19 come hanno confermato anche gli stessi infettivologi. Per questa ragione va stemperato ogni allarmismo.  In ogni caso è fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio medico di fiducia nel caso di insorgenza di sintomi gravi.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.