Influenza, Il professor Mauro Pistello avverte: ''Il picco...''

Il professor Mauro Pistello parla dell'influenza che quest'anno è arrivata in anticipo e affronta il tema della vaccinazione

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Influenza, il virus corre veloce, più degli ultimi anni

Il virus si diffonde rapidamente, più rispetto agli anni passati, accelerando il suo percorso verso il picco di infezioni che anticipa la lenta, ma costante, discesa verso la primavera. Con l'arrivo delle prime giornate fredde, anche il numero di casi di influenza è aumentato notevolmente nella zona di Pisa, seguendo il trend che si osserva in tutta Italia. Il professor Mauro Pistello, responsabile dell'Unità operativa di Virologia dell'Aoup a Cisanello, afferma che siamo in anticipo di quasi tre settimane, di solito il numero attuale di casi lo si vede poco prima di Natale. L'esperto aggiunge che le condizioni climatiche hanno senza dubbio facilitato la diffusione del virus influenzale. “Dai rilievi quotidiani che svolgiamo sugli accessi al Pronto soccorso abbiamo notato la prevalenza del ceppo H3N2, per il quale il vaccino proposto funziona ed è efficace“. E' quanto riporta Pisatoday.it.

L'aumento dei contagi non deve preoccupare

Il professor Pistello sottolinea di non permettere all'ansia di influenzare le persone di fronte all'incedere dei contagi, perchè il comportamento dell'influenza è principalmente legato alla stagione e ogni anno presenta un trend diverso per quanto concerne la tempistica, ma ha caratteristiche simili per quanto riguarda il picco e la successiva diminuzione. Prosegue, dicendo che attualmente siamo solo un po' più avanti rispetto a quanto rilevato negli inverni passati. L'esperto sottolinea che non si notano variazioni nella popolazione colpita dal virus influenzale: infatti, si nota una netta predominanza di neonati, bambini molto piccoli e persone anziane, ai quali si uniscono anche gli individui più vulnerabili.

I principali sintomi dell'influenza

Pistello indica quali sono i principali segnali dell'influenza, spiegando che tutto cominciata con un'improvvisa febbre che supera i 38° C, un aspetto che distingue chiaramente questo virus da altre infezioni respiratorie come il Covid, il virus sinciziale e altri. Continua, dicendo che si manifestano poi mal di gola, congestione nasale, dolori ai muscoli e alle articolazioni e, in vari casi, anche una tosse secca, fastidiosa e persistente. Inoltre, spiega che è fondamentale evidenziare che il virus influenzale provoca una notevole sensazione di stanchezza che può continuare per diversi giorni anche dopo la guarigione.


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Il tema della vaccinazione

Un tema molto discusso da tempo legato alla diffusione dell'influenza è quello relativo alla vaccinazione. Il professor Pistello spiega che per ridurre i sintomi e la velocità di diffusione del virus, è fondamentale mantenere un alto tasso di vaccinazione nella popolazione, aggiungendo che è essenziale vaccinare le persone più vulnerabili e a maggior rischio di contagio, come neonati, bambini, anziani e comunque tutti coloro che interagiscono con il pubblico. Non si tratta solo di operatori sanitari, ma anche delle forze dell'ordine, per esempio. Oltre alla vaccinazione, è necessario continuare a seguire le buone pratiche di igiene e prevenzione che abbiamo appreso durante la pandemia di Covid-19. Pistello sottolinea di lavarsi spesso le mani, specialmente dopo aver visitato luoghi affollati o essersi presi cura di un malato, è di fondamentale importanza, è un piccolo gesto che può avere un impatto significativo. Inoltre, è consigliabile evitare di andare in posti affollati quando si è in fase acuta della malattia e, se è assolutamente necessario, farlo indossando una mascherina per coprire il viso. “Questo serve a ridurre la dispersione di secrezioni che potrebbero contagiare altri”. Il professor Mauro Pistello termina con una riflessione, nella quale afferma che la pandemia ha facilitato l'accelerazione della ricerca scientifica e il perfezionamento degli strumenti per diagnosticare e curare virus respiratori. Tuttavia, ha anche evidenziato l'importanza della vaccinazione, asserendo che alcune malattie non sono scomparse, ma la loro gravità è diminuita e sono state controllate grazie alla vaccinazione. Conclude poi, dicendo che virus e batteri possono prosperare e resistere nell'aria e su diverse superfici, e in alcuni casi possono anche essere trasmessi tra animali domestici o da allevamento e che se si riesce a tenere sotto controllo la loro circolazione e il numero di contagi attraverso la vaccinazione, si possono anche prevenire future mutazioni che potrebbero rivelarsi molto più minacciose per la nostra salute.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.