Influenza intestinale, quali sono i sintomi e quanto dura
di Marco Reda
Influenza intestinale in aumento in queste settimane: cos’è, come riconoscerla e quali rimedi aiutano davvero
Guarda la versione integrale sul sito >
L'influenza intestinale sta costringendo al letto migliaia di italiani (e non solo): ecco come si manifesta e come prevenirla/curarla
Nelle ultime settimane l'influenza intestinale è tornata a farsi notare, complice la stagione fredda e la maggiore permanenza in ambienti chiusi e affollati. Si tratta di una condizione molto diffusa, spesso sottovalutata, che può colpire adulti e bambini con intensità diversa. È un virus che interessa l'apparato gastrointestinale e che tende a diffondersi rapidamente, soprattutto in famiglia, nelle scuole e nei luoghi di comunità. Conoscerla meglio, ovviamente, aiuta ad affrontarla con maggiore consapevolezza: ecco quali sono i sintomi e come prevenirla/curarla, come riportato da MyPersonalTrainer.it.
I sintomi principali
L'influenza intestinale si manifesta attraverso una serie di disturbi tipici che coinvolgono stomaco e intestino. Il sintomo più frequente è la diarrea acquosa, spesso accompagnata da crampi addominali e dolore diffuso. Nausea e vomito sono comuni, soprattutto nelle prime fasi dell'infezione, e possono contribuire a una rapida perdita di liquidi. Molte persone avvertono anche malessere generale, perdita di appetito e senso di debolezza. In alcuni casi possono comparire febbre, dolori muscolari e mal di testa. L'intensità dei sintomi, inoltre, varia da persona a persona e dipende sia dal virus responsabile sia dalle condizioni generali dell’organismo.
Quanto dura in genere
La durata dell'influenza intestinale è generalmente limitata ma può variare. Nella maggior parte dei casi i disturbi si risolvono nell'arco di uno o due giorni, soprattutto negli adulti in buona salute. Tuttavia, alcune forme possono protrarsi fino a una settimana o, più raramente, arrivare a dieci giorni. Nei bambini e negli anziani l'evoluzione richiede maggiore attenzione perché il rischio principale è la disidratazione dovuta alla perdita di liquidi ed elettroliti.
Guarda la versione integrale sul sito >
Rimedi e prevenzione
Non esiste una cura farmacologica specifica per l'influenza intestinale, trattandosi nella maggior parte dei casi di un'infezione virale. Il rimedio più importante è mantenere una corretta idratazione, reintegrando acqua e sali minerali persi con diarrea e vomito. Nei casi lievi è sufficiente bere frequentemente a piccoli sorsi, mentre nei bambini possono essere utili soluzioni reidratanti. L'alimentazione deve essere leggera, evitando cibi grassi e zuccheri semplici. I probiotici possono aiutare a riequilibrare la flora intestinale. Per ridurre il rischio di contagio è fondamentale lavarsi spesso le mani, evitare la condivisione di oggetti personali e prestare attenzione all’igiene degli alimenti e delle superfici. In presenza di sintomi intensi, o prolungati, è sempre consigliabile consultare il medico.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
Influenza, le regioni dove ci sono più contagi in Italia e quando è previsto il picco
21 Dicembre 2025 | ore 21:23
Influenza e variante K, il professor Fabrizio Pregliasco spiega quali sono i sintomi
21 Dicembre 2025 | ore 14:54
Influenza, la Dottoressa Paola Palazzi spiega quali sono i sintomi più frequenti: ”Evitare di…”
19 Dicembre 2025 | ore 23:14
Come distinguere i sintomi di raffreddore, influenza classica e variante K
18 Dicembre 2025 | ore 21:33