Influenza, picco previsto per Natale: il dottor Gianluigi Spata spiega quali sono i sintomi, le cure e cosa evitare

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Nel vivo dell'influenza

La stagione dell'influenza è arrivata nel vivo e gli esperti stanno focalizzando la loro attenzione sul Natale, considerato un possibile picco di contagio. L'influenza, il Covid e altri virus respiratori stanno riprendendo a circolare, in particolare in un periodo in cui s'intensificano pranzi, cene ed eventi al chiuso. La diffusione è favorita specialmente da luoghi affollati, spostamenti e momenti di socialità tipici delle festività. Ciò che preoccupa è la presenza contemporanea di diversi virus, dai ceppi A/H3N2 e B/Victoria dell’influenza al virus respiratorio sinciziale, con un SARS-CoV-2 che continua a manifestarsi a ondate. Come riporta quicomo.it, anche in provincia di Como l'attenzione rimane alta in previsione delle settimane a venire. Il portale ha avuto una conversazione telefonica con Gianluigi Spata, presidente dell'Ordine dei medici di Como, per approfondire la questione.

Influenza durante le festività natalizie: quali sintomi sono in circolazione quest'anno

In primo luogo, è importante non creare panico; l'influenza, come ogni anno, raggiunge il suo massimo periodo di diffusione nei mesi invernali. Spata spiega che questa stagione influenzale colpisce principalmente le vie respiratorie, sia quelle superiori che quelle inferiori, ma che stanno osservando anche forme più gravi. L'esperto aggiunge che stanno registrando un aumento dei casi di polmonite e anche manifestazioni gastrointestinali, che includono infiammazioni intestinali. La stagione è iniziata un po' prima del solito, ma si prevede che raggiunga il picco proprio durante il periodo delle feste natalizie.

Influenza e individui vulnerabili: l'importanza della vaccinazione

Gli anziani, colore che soffrono di malattie croniche e i bambini rappresentano i gruppi più a rischio per le complicanze legate all'influenza. Per queste persone, la vaccinazione costituisce il principale metodo di prevenzione. Spata afferma che il momento migliore rimane ottobre-novembre, ma anche ora è ancora utile ricevere il vaccino. Aggiunge che la protezione non è immediata, ma è comunque preferibile vaccinarsi piuttosto che rimanere scoperti durante il periodo di massimo contagio.

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