Iperazotemia, una condizione clinica silente: ecco quali sono i segnali che ne possono annunciare l'arrivo

Iperazotemia, quando l’azoto nel sangue supera i valori normali: ecco cosa significa e i sintomi

Foto Nefrocenter.it
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Che cos'è l'iperazotemia, perché può diventare pericolosa e quali sono i sintomi a cui prestare attenzione

L'iperazotemia è una condizione caratterizzata da un'eccessiva presenza di azoto non proteico nel sangue, derivante dal metabolismo delle proteine. Normalmente questa sostanza viene eliminata dai reni attraverso le urine, tuttavia quando la funzionalità renale è ridotta può accumularsi e diventare dannosa per l’organismo. Valori troppo elevati di azotemia rappresentano infatti un campanello d’allarme che segnala una possibile compromissione renale, ma non solo: anche lo stile di vita e la dieta possono incidere. Si tratta di una condizione subdola perché spesso non presenta sintomi evidenti nelle fasi iniziali, ma può evolvere fino a causare conseguenze gravi come l’uremia. Esistono tuttavia alcuni segnali da non sottovalutare e che, come riportato da GruppoSanDonato.it, è importante saper interpretare.

I sintomi iniziali

Nella maggior parte dei casi l'iperazotemia non si manifesta subito con disturbi chiari, motivo per cui viene scoperta spesso in occasione di esami del sangue di routine. Viene infatti definita in genere una condizione clinica silente. Quando però i valori nel sangue diventano troppo alti possono comparire sintomi come senso di debolezza generale, stanchezza persistente e difficoltà respiratorie anche a riposo. Altri segnali frequenti sono la minzione (l'atto di fare pipì) più frequente del normale e un'irregolarità del battito cardiaco che può portare a sensazioni di pressione o dolore toracico.

Quando i sintomi peggiorano

Se la condizione progredisce senza essere trattata i disturbi possono diventare più evidenti e gravi. L'accumulo di urea nel sangue porta infatti all'uremia, caratterizzata da nausea, vomito, prurito diffuso, difficoltà di concentrazione e intorpidimento delle estremità. Nei casi più avanzati si possono verificare danni neurologici con conseguenze anche sul cervello. La presenza di sintomi come questi richiede un controllo medico tempestivo, poiché indicano che i reni non riescono più a eliminare correttamente le sostanze di scarto prodotte dall'organismo.


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Cause e possibili rimedi

Le cause di iperazotemia possono essere diverse: dalla ridotta perfusione sanguigna ai reni (come in caso di disidratazione grave, infarto o patologie cardiache) fino a danni diretti agli organi renali provocati da infezioni, farmaci, sostanze tossiche o malattie croniche. Esistono poi le forme post-renali, dovute a ostruzioni come calcoli o neoplasie che bloccano il deflusso dell'urina. I trattamenti dipendono sempre dalla causa scatenante: tra le opzioni ci sono la somministrazione di farmaci specifici, la reidratazione per via endovenosa, l'introduzione di stent ureterali o (nei casi più gravi) la dialisi per rimuovere le sostanze di scarto dal sangue.

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.