L'aria condizionata può davvero far ammalare? Ecco la verità spiegata da un microbiologo

Trascorrere lunghi periodi di tempo in ambienti climatizzati può comportare notevoli rischi per la salute del nostro apparato respiratorio: ecco perchè

Aria condizionata (Foto Youtube)
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L'aria condizionata può farci ammalare? Ecco quali sono i rischi reali

Grazie all'aria condizionata possiamo tenere sotto controllo il tasso di umidità durante le giornate torride, anche se non tutti preferiscono usufruirne perchè temono il rischio di ammalarsi. In un articolo pubblicato alcune settimane fa su The Conversation, un esperto microbiologo ha spiegato nel dettaglio che proprio il timore di ammalarsi a causa dell'uso spropositato dell'aria condizionata deve essere considerato fondato.

I rischi potenziali

In realtà un impianto di aria condizionata dovrebbe essere sempre sottoposto con frequenza a una corretta manutenzione per evitare che l'aria possa risultare contaminata da microbi infettivi. Se questo non avviene, il condizionatore può diventare una potenziale fonte di numerose infezioni trasmesse per via aerea. Il comune raffreddore o addirittura la polmonite, possono rappresentare delle minacce costanti per la nostra salute e l'aria condizionata può diventare un veicolo perfetto per i batteri che ne sono la causa.

I sintomi da non trascurare

Per chi trascorre lunghi periodi di tempo in ambienti climatizzati, i rischi possono lievitare a dismisura. Sintomi come il mal di testa, le vertigini, il naso chiuso o che cola, la tosse persistente o il respiro sibilante, possono incombere facilmente su chi passa molte ore sotto l'aria condizionata. Lo stesso vale per la scarsa concentrazione sul lavoro e la stanchezza. Si tratta di una condizione che non si manifesta solo nelle persone che lavorano in ufficio, ma può colpire chiunque trascorra lunghi periodi di tempo in edifici climatizzati, come gli ospedali.


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Cosa dicono i recenti studi scientifici

Uno studio indiano del 2023 ha confrontato 200 adulti sani che lavoravano almeno dalle sei alle otto ore al giorno in un ufficio climatizzato con 200 adulti sani che non lavoravano in un ambiente climatizzato. I soggetti che tendevano a passare molte ore all'aria condizionata hanno evidenziato più sintomi compatibili con la cosiddetta “sindrome dell'edificio malato” nel corso dei due anni di studio. I test clinici hanno dimostrato che coloro che erano esposti all'aria condizionata avevano una funzionalità polmonare più ridotta e si assentavano dal lavoro più spesso. Alla base di tutto vi sarebbe il malfunzionamento dei condizionatori. Quando un condizionatore non funziona correttamente, può rilasciare nell'aria allergeni, sostanze chimiche e microrganismi presenti nell'aria che normalmente avrebbe intrappolato. Se l'aria condizionata non funziona a dovere, fra l'altro, può diffondere vapori chimici provenienti da prodotti per la pulizia o refrigeranti.

Uno dei maggiori rischi è rappresentato dalla Legionella pneumophila, un batterio che causa la legionellosi, un'infezione polmonare contratta inalando goccioline d'acqua contenenti questi batteri. E' una infezione che si contrae sovente in luoghi pubblici come hotel, ospedali o uffici, dove i batteri hanno contaminato l'approvvigionamento idrico. I sintomi della legionellosi sono simili a quelli della polmonite e causano tosse, mancanza di respiro, fastidio al petto, febbre e sintomi simil-influenzali generali. Anche altri virus e altre infezioni batteriche possono manifestarsi a causa dell'uso spropositato dell'aria condizionata. Ecco perchè i timori di coloro che odiano gli ambienti climatizzati, possono essere ritenuti più che fondati.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.