Pancreatite acuta, il professor Alessandro Zerbi spiega quali sono i sintomi da non sottovalutare
di Marco Reda
Pancreatite acuta: quali sono i segnali che il nostro corpo ci invia e che non vanno sottovalutati? Ce li spiega il professor Alessandro Zerbi
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Il professor Alessandro Zerbi illustra i sintomi di pancreatite acuta: come intercettarli e cosa fare
La pancreatite acuta è una condizione infiammatoria del pancreas che può insorgere in modo improvviso e causare forti dolori. Anche se spesso si risolve in pochi giorni, essanei casi più severi può durare settimane e portare a conseguenze molto gravi, come insufficienze d’organo o infezioni sistemiche. Il pancreas è una ghiandola fondamentale per il controllo della glicemia e per la digestione: un suo malfunzionamento può quindi compromettere l’intero equilibrio dell’organismo. È essenziale, dunque, saper individuare per tempo i segnali che indicano un’infiammazione in corso. A tal proposito il professor Alessandro Zerbi, Responsabile di Chirurgia Pancreatica all’Istituto Clinico Humanitas di Milano, ha spiegato ad Humanitas.it quali sintomi devono mettere in allerta.
I segnali tipici da non ignorare
Il primo sintomo che dovrebbe far scattare un campanello d’allarme è un dolore forte e improvviso nella parte superiore dell’addome, spesso irradiato verso la schiena. Si tratta di un dolore acuto e persistente, che può accentuarsi dopo i pasti o restare costante per ore. Questo fastidio addominale è il segno clinico più ricorrente e riconoscibile della pancreatite acuta. Nei casi più gravi, al dolore si aggiungono altri disturbi come febbre, nausea e vomito. In situazioni particolarmente serie, l’infiammazione può provocare insufficienze respiratorie o renali e, nei casi estremi, portare anche a un'infezione sistemica (setticemia).
Quando fare gli esami e come intervenire
Di fronte a sintomi così specifici è fondamentale rivolgersi al medico che, dopo una prima visita, prescriverà esami del sangue per controllare gli enzimi pancreatici, come amilasi e lipasi. Valori alterati indicano un’infiammazione in atto. In aggiunta un'ecografia può essere utile per rilevare eventuali calcoli alla colecisti, una delle cause più comuni di pancreatite. Se la situazione appare più complessa si procede con una TAC addominale con contrasto per osservare lo stato del pancreas. Il trattamento dipende dalla gravità: nelle forme lievi bastano digiuno, flebo e monitoraggio. Nelle forme severe, invece, si può rendere necessario il ricovero in terapia intensiva o, in rari casi, un intervento chirurgico.
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Le principali cause e la prevenzione
La pancreatite acuta è spesso causata da calcoli biliari, che ostruendo i dotti pancreatici generano l’infiammazione. Meno frequentemente l'origine è legata all’eccessivo consumo di alcol. La dieta gioca un ruolo chiave nella prevenzione: è consigliabile seguire uno stile alimentare sano, privilegiando verdure a foglia verde, frutta secca, cereali integrali e carni magre. Vanno evitati cibi ricchi di grassi saturi e zuccheri raffinati.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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