Parrozzo, la ricetta e gli ingredienti del dolce di Natale abruzzese
di Marco Reda
Il parrozzo abruzzese di Natale, storia del dolce iconico alle mandorle e guida completa alla ricetta tradizionale
Guarda la versione integrale sul sito >
Il parrozzo abruzzese tra tradizione natalizia, storia affascinante e un dolce amatissimo da generazioni: ecco come si prepara in casa
Il parrozzo è uno dei dolci simbolo dell'Abruzzo e, in particolare, delle festività natalizie: nato a Pescara nei primi decenni del Novecento, questo dolce dalla caratteristica forma a cupola unisce semplicità e raffinatezza, con un impasto a base di mandorle e semolino avvolto da una copertura di cioccolato fondente. Il suo successo è legato sia al gusto intenso e avvolgente sia alla sua storia, che richiama il pane rustico abruzzese da cui prende il nome. Proprio a Natale il parrozzo diventa protagonista grazie alla sua capacità di concludere pranzi e cene con una nota golosa. Ecco gli ingredienti e soprattutto, come riportato da Tavolartegusto.it, la ricetta per prepararlo perfettamente e in maniera semplice.
Gli ingredienti
Per realizzare un parrozzo fedele alla tradizione servono pochi ingredienti ma scelti con cura. Alla base troviamo il semolino e le mandorle spellate, da ridurre finemente in polvere per ottenere la consistenza compatta tipica del dolce. Servono poi zucchero e uova grandi, fondamentali per dare struttura e colore all’impasto. Il burro fuso, che può essere sostituito con olio di semi di girasole contribuisce a rendere il dolce umido e morbido. Non manca il profumo della buccia di limone grattugiata e una nota aromatica data dal liquore amaretto, alternativa pratica alle tradizionali mandorle amare. Il cioccolato fondente è poi essenziale per la copertura, con la possibilità di aggiungere una piccola quantità di burro per una glassa più lucida.
Preparazione
La preparazione del parrozzo è alla portata di tutti e non richiede particolari abilità. Si inizia montando in una ciotola le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. A questo punto si aggiungono il burro fuso ormai tiepido, il liquore amaretto e la buccia di limone grattugiata, mescolando con cura per amalgamare bene i profumi. Successivamente si incorporano il semolino e la polvere di mandorle, lavorando l’impasto fino a renderlo omogeneo e privo di grumi. Il composto ottenuto va versato in uno stampo da zuccotto precedentemente imburrato e infarinato, livellando delicatamente la superficie. La cottura avviene in forno statico a temperatura moderata, fino a quando la cupola risulta dorata e asciutta al tatto.
Guarda la versione integrale sul sito >
Cottura, raffreddamento e copertura al cioccolato
Una volta cotto, il parrozzo deve raffreddarsi completamente prima di essere sformato, passaggio fondamentale per non compromettere la forma. Quando il dolce è freddo va capovolto su una gratella o su un piatto da portata. Nel frattempo si scioglie il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde, eventualmente arricchito con un piccolo pezzo di burro per renderlo più fluido. La glassa viene poi versata lentamente sulla cupola, lasciandola colare in modo naturale per simulare la crosta scura del pane rustico. Dopo il riposo necessario affinché il cioccolato si solidifichi, il parrozzo è pronto per essere servito!
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.