Polmonite, i fattori di rischio e i sintomi da non sottovalutare
di Marco Reda
Ecco le cause, i sintomi e i fattori di rischio della polmonite, una delle patologie più comuni ma sottovalutate esistenti
Guarda la versione integrale sul sito >
La polmonite è un'infiammazione polmonare che resta una delle principali cause di ricovero e mortalità nei Paesi industrializzati
La polmonite è una patologia respiratoria acuta causata da un'infiammazione degli alveoli polmonari che compromette la normale capacità dei polmoni di ossigenare il sangue. Nonostante i progressi della medicina, essa rappresenta ancora una delle principali cause di ricovero e di morte, soprattutto tra bambini, anziani e persone fragili. L'infezione può colpire un solo lobo polmonare o più aree contemporaneamente, quando però si estende anche alle vie aeree, si parla invece di broncopolmonite. Come sottolineato da FondazioneVeronesi.it, è importante riconoscere tempestivamente i sintomi di una possibile polmonite: ecco quali sono e i fattori di rischio.
I sintomi principali della polmonite
I primi segnali di una polmonite possono manifestarsi in modo improvviso o graduale. Tra i sintomi più comuni figurano la tosse persistente, la febbre (che può comparire anche in un secondo momento), i brividi e una marcata difficoltà respiratoria. A questi si aggiungono stanchezza, inappetenza e, nei casi più severi, dolore al torace durante la respirazione o la tosse. Alcuni pazienti possono presentare anche sintomi gastrointestinali come nausea o diarrea che rendono la diagnosi meno immediata. Nei casi più gravi il respiro può diventare affannoso e si possono rilevare rumori anomali all'ascolto del torace, segno di un'infiammazione profonda del tessuto polmonare.
La diagnosi e la gestione della patologia
Quando si sospetta una polmonite il medico procede con esami mirati per confermare la diagnosi e valutare l'estensione dell'infezione. Oltre alla visita clinica e all'auscultazione, vengono eseguiti esami del sangue per la conta dei globuli bianchi e radiografie del torace per individuare le aree infiammate. Nei casi più complessi si ricorre alla TAC o all'analisi dell’espettorato per identificare il microrganismo responsabile. Se il quadro clinico peggiora, o i sintomi non migliorano, può essere necessario un prelievo tramite broncoscopia per isolare l’agente infettivo.
Guarda la versione integrale sul sito >
Fattori di rischio e come si cura
La polmonite può colpire chiunque ma risulta più frequente negli anziani, nei bambini e in chi presenta un sistema immunitario indebolito. I fumatori, le persone esposte al fumo passivo e chi soffre di malattie polmonari croniche sono particolarmente vulnerabili. Anche la mancata vaccinazione contro influenza e pneumococco aumenta il rischio di sviluppare infezioni gravi. La cura dipende dalla causa: le forme batteriche vengono trattate con antibiotici mirati, quelle virali invece richiedono antivirali o terapie di supporto. In presenza di insufficienza respiratoria può essere necessario l'uso di ossigeno o il ricovero in isolamento, soprattutto in caso di infezioni contagiose come la polmonite da Covid-19.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
Polmonite, il dottor Michele Ciccarelli spiega quali sono i primi sintomi da non sottovalutare
16 Aprile 2025 | ore 17:14
Polmonite, ecco quali sono i segnali da non sottovalutare
03 Aprile 2025 | ore 20:25
Polmoniti da influenza e batteriche, il Professor Fabrizio Pregliasco: “Si riconosce da questi sintomi…”
07 Febbraio 2025 | ore 18:28
Polmoniti misteriose in Cina, il Professor Roberto Burioni: “Ho fatto l’errore di fidarmi a inizio 2020…”
23 Novembre 2023 | ore 12:28