Reflusso a Natale, il Prof. Davide Bona spiega come prevenirlo dopo pranzi e cene delle feste
di Marco Reda
Reflusso gastroesofageo e festività natalizie: come prevenire bruciore, rigurgito e notti insonni dopo pranzi e cene abbondanti
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Il reflusso gastroesofageo diventa più insidioso con l'arrivo delle feste natalizie: i suggerimenti del Professor Davide Bona
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo particolarmente fastidioso che può compromettere la qualità della vita quotidiana, soprattutto quando si manifesta con bruciore, acidità e difficoltà digestive. Con l'avvicinarsi delle festività natalizie, tra pranzi abbondanti, cene prolungate e ritmi più sedentari, i sintomi rischiano di intensificarsi e di disturbare non solo i momenti conviviali ma anche (e soprattutto) il riposo notturno di milioni di persone. Le abitudini alimentari cambiano, si mangia di più e spesso in modo meno controllato. Proprio per questo è importante sapere come gestire il problema senza rinunciare alle occasioni di convivialità. A fare chiarezza è il Professor Davide Bona, responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale dell'IRCCS Ospedale “Galeazzi-Sant’Ambrogio" di Milano, il quale ha spiegato a GruppoSanDonato.it come prevenire il peggioramento del reflusso dopo i pasti delle feste.
Perché peggiora
Secondo il Professor Bona i pasti tipici delle festività natalizie favoriscono il reflusso perché provocano una marcata distensione dello stomaco. Quando si mangia in grandi quantità, infatti, la pressione all'interno dello stomaco aumenta e questo meccanismo facilita la risalita degli acidi verso l'esofago. È proprio questa risalita a causare bruciore, rigurgito e irritazione. Anche persone che durante l'anno tengono il disturbo sotto controllo possono sperimentare una recrudescenza dei sintomi in questo periodo. L'associazione tra porzioni abbondanti, alimenti ricchi di grassi e consumo di alcol rappresenta quindi una combinazione particolarmente sfavorevole per chi soffre di reflusso gastroesofageo.
Strategie alimentari
Pur riconoscendo che durante le feste sia difficile seguire una dieta rigorosa, il Professor Bona suggerisce alcune accortezze utili per ridurre l'impatto dei sintomi. Una delle principali è limitare la quantità di cibo per singolo pasto, preferendo porzioni più contenute distribuite nel corso della giornata. È consigliabile ridurre il consumo di cibi fritti, grassi o particolarmente elaborati, che richiedono una digestione più lunga e stimolano una maggiore produzione di acidi gastrici. Anche l'alcol andrebbe limitato o evitato, poiché può irritare la mucosa gastrica e peggiorare la sintomatologia. Piccoli accorgimenti, se applicati con costanza, possono fare una grande differenza nel controllo del reflusso.
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Comportamenti e controlli
Oltre all’alimentazione, anche le abitudini dopo i pasti giocano un ruolo fondamentale. Mangiare lentamente e masticare con cura aiuta la digestione e riduce l'ingestione di aria, limitando la distensione gastrica. Dopo pranzo o cena è preferibile evitare attività fisica intensa che coinvolga la muscolatura addominale, a favore invece di una passeggiata leggera di 15-20 minuti. Fondamentale è anche non sdraiarsi subito dopo aver mangiato: attendere almeno due o tre ore prima di coricarsi riduce il rischio di reflusso notturno. Se nonostante queste precauzioni i sintomi persistono, e compromettono la qualità del sonno o della vita quotidiana, il Professor Bona raccomanda di rivolgersi a un centro specializzato dove è possibile seguire un percorso diagnostico completo e personalizzato.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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