Sbadigliare spesso è un segnale da non sottovalutare: ecco quando deve preoccuparci

A cosa serve lo sbadiglio e a quali situazioni è collegato. Alcune teorie, e perché sbadigliare spesso non è un sintomo da trascurare

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Lo sbadiglio a cosa serve

Sbadigliare è un atto fisiologico decisamente comune, il cui obiettivo preciso rimane ancora un mistero. Tradizionalmente, è stato considerato un segnale di stanchezza o di noia; tuttavia, studi recenti dimostrano che esistono anche altre cause scatenanti. Infatti, durante uno sbadiglio, il nostro corpo rilascia alcuni ormoni che aumentano la frequenza cardiaca per brevi istanti, rendendoci così più vigili e attenti. E' quanto riporta Fanpage.it.

Lo sbadiglio è collegato a diverse altre situazioni

E' stato osservato che lo sbadiglio è legato ad altre situazioni, ciò suggerisce che la sua funzione possa essere più ampia di quanto si pensasse. Infatti, oltre a rappresentare un riflesso del cervello atto a risvegliarci o ad aumentarci l'energia, sbadigliare potrebbe anche servire a compensare la pressione all'interno dell'orecchio, per esempio quando si cambia velocemente quota, come durante un volo in aereo. In aggiunta, lo sbadiglio ha un aspetto contagioso, connesso direttamente alla nostra empatia. In effetti, guardare qualcuno che sbadiglia, può indurre a fare lo stesso, magari anche leggere questo articolo può portare a sbadigliare. Gli psicologi hanno dimostrato che chi è più empatico tende a sbadigliare quando lo fa qualcun altro.

Altre due teorie

Un'altra teoria che cerca di spiegare l'atto dello sbadiglio suggerisce che possa trattarsi di un meccanismo per regolare la temperatura del cervello. Infatti, è stato ipotizzato che sbadigliare possa raffreddare il cervello quando la sua temperatura aumenta, come testimoniato da alcuni episodi di sbadigli in situazioni di calore. E' pur vero, che quando si pratica uno sport o si gioca al sole, non si tende a sbadigliare, e ciò rende meno convincenti le evidenze secondo cui il respiro profondo e l'apertura della bocca possano davvero raffreddare il cervello. Esiste anche un'altra teoria sul motivo per cui si sbadiglia, che suggerisce che lo sbadiglio possa contribuire a una maggiore ossigenazione del sangue, aiutando a eliminare l'anidride carbonica. Ma anche questa convinzione che sembra plausibile, è stata smentita da uno studio in cui è emerso che la frequenza degli sbadigli non variava in persone che respiravano miscele d'aria con un contenuto di anidride carbonica superiore alla norma o addirittura ossigeno puro.

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Perchè costituisce un segnale da non trascurare, sbadigliare di frequente

Sbadigliare è un comportamento naturale e fisiologico, ma se avviene spesso o in modo persistente, può rappresentare un sintomo di diverse condizioni di salute, anche gravi. Solitamente, sbadigliare molto è associato a disturbi del sonno, che possono portare a sonnolenza durante il giorno e frequenti sbadigli. Questa pratica però, può anche essere legata a problematiche neurologiche e disturbi cardiovascolari. Ecco alcune delle cause di sbadigli eccessivi o persistenti.

Disturbi del sonno: una mancanza di sonno può essere provocata da apnee notturne, insonnia o sindrome delle gambe senza riposo che sfociano in sonnolenza diurna e quindi in sbadigli frequenti.

Disturbi cardiovascolari: se si sbadiglia spesso senza avvertire stanchezza o noia, potrebbe esserci una connessione con disturbi cardiovascolari, come nel caso di un ictus ischemico acuto, dove i frequenti sbadigli potrebbero essere legati a lesioni in zone specifiche del cervello, come il nucleo caudato o l'insula.

Disturbi neurologici: anche alcune condizioni neurologiche possono palesarsi tramite un incremento della frequenza degli sbadigli, compresi Parkinson, ictus, tumori cerebrali, sclerosi multipla ed epilessia. In particolare, è stato osservato un aumento di sbadigli in pazienti che sono affetti da Alzheimer, SLA, malformazione di Chiari. Questo fenomeno potrebbe derivare da alterazioni nei centri cerebrali responsabili del controllo del comportamento di sbadigliare.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.