Se hai questa abitudine prima di andare a dormire rischi di trascorrere una notte insonne

Lo studio è stato condotto prendendo come riferimento persone appartenenti ad una fascia demografica di età compresa tra 18 e 28 anni

Insonnia, i comportamenti da evitare (Foto: Pixabay)
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Stare troppo tempo davanti allo schermo del cellulare prima di andare a letto non favorisce un sonno di qualità: ecco cosa si è scoperto

L'abitudine di stare davanti al cellulare poco prima di addormentarsi è più diffusa di quanto si possa sembrare e coinvolge adulti e adolescenti in egual misura. Eppure sono tanti gli studi che in questi anni hanno dimostrato come questa insana abitudine possa mettere a repentaglio la qualità del nostro sonno. Un recente studio pubblicato su Frontiers in Psychiatry. ha fatto ulteriormente luce sulla questione, utilizzando i dati di un ampio sondaggio condotto su 45.202 studenti universitari in Norvegia. Le conclusioni di questa ricerca hanno dimostrato come il tempo trascorso davanti a uno schermo a letto sia da associare a un rischio di insonnia del 59%, con conseguente riduzione di 24 minuti di sonno totale a notte.

Gli studi precedenti

Anche l'uso dei social media è finito sul banco degli “imputati” soprattutto se si parla di insonnia. Alcuni studi precedenti hanno evidenziato che i social media sono particolarmente dannosi per il sonno, persino più di altri tipi di tempo trascorso davanti a uno schermo. Tuttavia, poche ricerche hanno confrontato direttamente le varie attività basate sugli schermi e il loro impatto sul sonno.
La maggior parte degli studi che lo hanno fatto si è concentrata sulle abitudini degli adolescenti, trascurando i danni che queste abitudini possono cagionare anche alla qualità del sonno delle persone più mature.

Come è stato condotto lo studio

Il nuovo studio è stato condotto prendendo come riferimento persone appartenenti ad una fascia demografica leggermente più anziana, di età compresa tra 18 e 28 anni. Si tratta di una ricerca che attinge a un'ampia gamma di dati raccolti per lo Students' Health and Well-being Study 2022, uno studio rappresentativo a livello nazionale su studenti norvegesi. La ricerca ha dimostrato come l'uso dei social media non rappresenti un ostacolo al sonno maggiore rispetto ad altre attività che prevedono l'uso di schermi. Insomma, la tipologia dell'attività che si svolge davanti allo schermo di uno smartphone sarebbe irrilevante, mentre sarebbe cruciale il numero di ore che si trascorrono davanti al cellulare.


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Conclusione

Gli scienziati hanno dichiarato di non avere riscontrato differenze significative tra i social media e altre attività che prevedono l'uso di schermi. Da ciò si deduce che l'uso di uno schermo stesso sia il fattore chiave che disturba il sonno, probabilmente a causa di una dislocazione temporale, in cui l'uso di uno schermo ritarda il sonno sottraendo tempo che altrimenti verrebbe dedicato al riposo.
Lo studio ha rilevato che coloro che riferivano di aver trascorso più tempo davanti allo schermo dopo aver dormito avevano molte più probabilità di riportare sintomi di insonnia. Sebbene molte persone utilizzino i cellulari proprio come aiuto per dormire, in realtà altre attività come la lettura o l'ascolto della musica possono rivelarsi più efficaci e meno nocive poco prima del sonno.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.