Smalti rossi, pubblicato un test che svela la presenza di sostanze tossiche: ecco quali marche si salvano

Il laboratorio tedesco che ha passato al setaccio questi smalti ha rilevato la presenza di sostanze tossiche in dieci prodotti su dodici

Smalto rosso (foto Pixabay)
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I risultati di questo test sono stati pubblicati su una rivista svizzera specializzata

Lo smalto rosso rappresenta da sempre una icona del “beauty" e della manicure. Si tratta di un accessori di bellezza ormai diffuso in tutto il mondo perchè dona un tocco di raffinatezza destinato a resistere a tutte le stagioni e a tutte le mode. Trattandosi di un accessorio assai diffuso che viene passato sulle unghie e che quindi viene in parte assorbito dal nostro organismo, la rivista svizzera K-Tipp ha effettuato dei test specifici su 12 smalti rossi, per analizzarne a fondo le sostanze tossiche che sono contenute in essi, facendo delle scoperte importanti.

Cosa si è scoperto

Il laboratorio tedesco che ha passato al setaccio questi smalti ha rilevato la presenza di sostanze tossiche in dieci prodotti su dodici. E' stata rilevata la presenza di nitrosammine cancerogene, solventi sospetti e plastificanti che potrebbero impattare sul sistema endocrino di chi utilizza questi prodotti. In cinque smalti su 12 è stata rilevata la presenza di N-nitrosodimetilammina (NDMA), una sostanza del gruppo delle nitrosammine il cui impiego è vietato dalle attuali normative proprio per i suoi effetti cancerogeni. Pertanto non dovrebbe essere usata nella realizzazione di cosmetici. Secondo gli esperti, però, questa sostanza non sarebbe stata aggiunta di proposito negli smalti, ma si formerebbe durante la produzione o lo stoccaggio degli ingredienti.

Le altre sostanze identificate

Non tutte le sostanze nocive che sono state individuate vengono di fatto aggiunte direttamente ma deriverebbero da materie prime contaminate o da processi di conservazione non adeguati. In diverse marche di smalti rossi è stata anche rilevata la presenza di altri ingredienti problematici fra le quali il filtro UV benzofenone-1, che altera gli ormoni, e il plastificante trifenilfosfato, che avrebbe conseguenze negative sul DNA e sul sistema endocrino. In alcuni tipi sono state rilevate sostanze che possono avere effetti negativi sull’apparato riproduttivo.


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Solo uno smalto è il migliore del test

Il “premio” virtuale come smalto privo di sostanze tossiche è andato al Gel Nail Colour All-Time FavouRed 14 di Essence, il quale però conterebbe anche etilbenzene e o-xilene, per cui dovrebbe essere applicato in ambienti ben ventilati. Buoni risultati sono stati ottenuti anche dallo smalto Power pro nail laque di Kiko Milano. I risultati di questi test hanno però scatenato la reazione dei produttori che non hanno lesinato critiche alla rivista che li ha pubblicati, sostenendo che i livelli di contaminanti rilevati negli smalti non rappresenterebbero un rischio per la salute e non eccederebbero le soglie previste dalla legge. Per effettuare queste rilevazioni, il laboratorio tedesco che ha effettuato il test ha utilizzato tecniche avanzate come la cromatografia liquida e gassosa ad alte prestazioni per rilevare correttamente le sostanze presenti negli smalti.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.