Tumore colon-rettale, questi campanelli d'allarme non devono mai essere sottovalutati
La presenza di sangue insieme alle feci e i dolori addominali intensi possono essere dei campanelli d'allarme da non sottovalutare
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Alcuni sintomi devono essere approfonditi per non rischiare la diagnosi tardiva
Negli ultimi anni i casi di tumore del colon retto sono aumentati in modo esponenziale anche tra gli under 50. La cattiva alimentazione e lo stile di vita poco sano, possono favorire l'insorgere di questa malattia che se non trattata tempestivamente può portare al decesso del paziente. Ecco perché è importante cogliere tutti i segnali che il nostro corpo ci manda al fine di permettere una diagnosi precoce.
I sintomi da non trascurare
Uno dei sintomi che non deve mai essere sottovalutato è la diarrea, soprattutto quando è frequente e perdurante. La presenza di sangue insieme alle feci e i dolori addominali intensi possono essere dei campanelli d'allarme che possono aiutarci ad identificare in tempo un tumore colon rettale, aumentando così le possibilità che le terapie possono diventare risolutive. Secondo un recente studio condotto negli USA, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute, sono questi quattro i segnali che possono consentire di poter identificare la presenza di un tumore in fase iniziale: dolore addominale, anemia, sangue nelle feci e diarrea.
Cosa fare
Si tratta di disturbi che possono essere disturbi legati anche ad altre patologie meno gravi, ecco perché questi segnali vanno tenuti in debita considerazione ma non devono gettarci nel panico. La cosa da fare è quella di rivolgerci immediatamente al nostro medico di fiducia che ci prescriverà le indagini diagnostiche opportune. Il gastroenterologo, grazie agli esami diagnostici, potrà giungere ad una diagnosi definitiva escludendo o meno la presenza di altre patologie.
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Perchè non bisogna preoccuparsi
Nella maggior parte dei casi la diarrea e i dolori addominali sono connessi a disturbi legati al consumo di alimenti non correttamente conservati o contaminati. Solo in una percentuale minima di casi, questi disturbi sono legati alla presenza di una patologia oncologica. In ogni caso è sempre opportuno sottoporsi ai test diagnostici per sciogliere ogni dubbio.
Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.