Attenzione alla truffa della chiamata muta: come funziona e alcuni consigli per difendersi

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Truffe digitali sempre più sofisticate: perché le chiamate silenziose stanno diventando una nuova minaccia telefonica

Negli ultimi mesi le truffe digitali e telefoniche si sono moltiplicate attraverso strumenti tecnologici sempre più avanzati e difficili da individuare. Accanto ai classici tentativi di phishing via sms o email, infatti, si sta diffondendo una nuova modalità di raggiro che passa attraverso il telefono e colpisce in modo subdolo. Tutto inizia con una chiamata apparentemente innocua, spesso brevissima, che non lascia messaggi né richieste esplicite. Il silenzio dall'altra parte della linea non è casuale ma fa parte di una strategia studiata per raccogliere informazioni preziose. Ecco come funziona la truffa della chiamata muta, come riportato da FanPage.it.

Come funziona

La truffa della chiamata muta si basa su sistemi automatici in grado di comporre migliaia di numeri ogni giorno. Quando una persona risponde, anche solo dicendo “pronto", il software registra che il numero è attivo e utilizzabile. In pochi secondi quella breve risposta vocale viene archiviata e associata al contatto, che entra così in circuiti illegali di condivisione. Da quel momento il numero può essere rivenduto, usato per nuove campagne di robocalling o inserito in database destinati truffe più complesse. Il silenzio iniziale serve proprio a indurre la vittima a parlare, offrendo involontariamente un campione della propria voce.

Il ruolo dell'Intelligenza Artificiale

Il vero salto di qualità della truffa avviene grazie all'intelligenza artificiale. Con pochi secondi di audio oggi è possibile ricostruire una voce in modo estremamente realistico. I software di clonazione vocale analizzano timbro, tono, ritmo e cadenza, riuscendo a creare una copia credibile anche per familiari e amici stretti. Studi recenti dimostrano che distinguere una voce reale da una clonata è diventato sempre più difficile, soprattutto quando la sintesi parte da registrazioni autentiche. A quel punto i truffatori possono simulare telefonate di emergenza, richieste di denaro o tentativi di accesso a conti bancari.

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