"Le grandi città stanno sprofondando": l'allarme lanciato dagli scienziati che sta preccupando l'America

Gli scienziati hanno consultato alcuni dati eloquenti elaborati attraverso misurazioni radar satellitari delle 28 più grandi città degli Stati Uniti

Città a rischio sprofondamento, l'allarme lanciato dagli scienziati
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A rischio metropoli tra le quali anche Houston, New York, Las Vegas e Washington

Un recente studio pubblicato in questi giorni su Nature Cities ha posto nuovamente l'accento su una questione che da tempo desta allarme tra gli esperti e che riguarda la sopravvivenza di tante città statunitensi che sembrano essere sull'orlo di una catastrofe. Secondo questo studio coordinato dal Virginia Tech tante città dove risiedono milioni di americani, potrebbero sprofondare a breve. Si tratta di metropoli popolose che vivono in siti urbani che stanno cedendo sotto la pressione dell'urbanizzazione. A contribuire a questo enorme rischio vi sarebbe anche l'estrazione delle acque sotterranee e la piaga della siccità causata dai cambiamenti climatici.

Cosa si è scoperto

Per raggiungere queste nuove e drammatiche consapevolezze, gli scienziati hanno consultato alcuni dati eloquenti elaborati attraverso misurazioni radar satellitari delle 28 più grandi città degli Stati Uniti dove vivono 34 milioni di persone. Si tratta del 12% della popolazione totale degli Usa. Attraverso questi dati sono stati elaborati mappe ad alta risoluzione della subsidenza, ossia il cedimento del terreno dove si è evidenziato che una città su 5 dell'area urbana è sprofondato tra il 2015 e il 2020, mentre due terzi delle metropoli sembra ormai aver iniziato una fase di sprofondamento che appare essere senza soluzione di continuità.

Cosa potrebbe accadere in futuro

Le misurazioni effettuate tramite i satelliti hanno evidenziato come questo sprofondamento stia viaggiando ad un ritmo sostenuto compreso tra 2 e 10 millimetri ogni anno. Nello specifico la situazione è diventata molto preoccupante soprattutto per le città di New York, Chicago, Seattle, Denver il cui sprofondamento sembra viaggiare nell'ordine dei 2 millimetri all'anno. Addirittura nel Texas alcune città viaggerebbero ad un ritmo di 5 millimetri all'anno che diventano 10 millimetri all'anno nella città di Houston. In quest'ultima città, così come a New York, Las Vegas e Washington. Questo collasso del terreno non avverrebbe in maniera omogenea nel territorio americano ma dipenderebbe soprattutto dal materiale del quale è composto il terreno. Questo movimento irregolare del terreno potrebbe causare, a lungo andare, anche delle crepe e destabilizzare edifici, fondamenta e infrastrutture.


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Le cause

Si tratta di una piaga latente che nel tempo può causare danni alle infrastrutture con conseguenze anche catastrofiche su intere città e per l'incolumità di milioni di persone. A preoccupare è soprattutto la situazione relativa ai centri urbani in rapida espansione. Una delle cause di questa piaga sarebbe da attribuire all'enorme domanda di acqua dolce che sta privando il suolo delle acqua sotterranee con conseguente cedimento del terreno. Da non trascurare anche l'incidenza del peso degli edifici che premerebbero sul suolo con una forza tale da contribuire al continuo cedimento delle città. Trovare adeguate soluzioni è ormai diventa un'esigenza improcrastinabile per non andare incontro a catastrofi epocali.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.