Scoperta una frattura sotto la caldera dei Campi Flegrei che vibra durante i terremoti: ecco perchè può aiutare a prevenire i rischi

Sotto la caldera dei Campi Flegrei, a circa 3,6 km di profondità, è stata scoperta una frattura piena di gas ad alta pressione

Campi Flegrei
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Questa frattura da almeno sette anni “risuona” vibrando al passaggio delle onde sismiche

La presenza sospetta di una cavità che presenta i contorni di una vera e propria frattura colma di gas ad alta pressione nei Campi Flegrei, ha attirato l'attenzione della comunità scientifica. Questa frattura presente sotto la caldera vulcanica sarebbe collocata sotto la zona di Solfatara e Pisciarelli, a una profondità di 3,6 km e avrebbe una lunghezza di circa un chilometro. La particolarità scoperta dagli scienziati è che questa frattura anomala avrebbe la caratteristica di risuonare vibrando al passaggio delle onde sismiche quando si verificano delle scosse nella zona.

Gli autori della scoperta

Questo fenomeno fa l'altro si ripeterebbe costantemente da almeno sette anni. Secondo gli scienziati si tratta di una scoperta fondamentale perchè aiuterebbe nella comprensione della struttura interna della caldera oltre ad aiutare gli scienziati anche a valutare eventuali aumenti dei rischi che riguarderebbero l'intera area. Questa scoperta è stata illustrata dettagliatamente sulla rivista scientifica Nature Communication Earth and Environment e scaturirebbe da una collaborazione fra l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e gli scienziati dell'Università di Pisa. Fra l'altro si tratta di una ricerca che ha coinvolto anche un centro di Postdam.

La struttura della frattura

La fattura in questione si presenterebbe inclinata con uno spessore medio di 35 cm e un volume totale di circa 220.000 metri cubi. All'interno di questa cavità si sarebbe accumulata una notevole quantità di gas ad alta pressione e di fluidi di origine magmatica. La scoperta di questa cavità è stata effettuata analizzando i numerosi eventi sismici che si sono verificati nell'area tra il 2018 e il 2025. Durante questi eventi. si sarebbe verificato costantemente il fenomeno della risonanza, vale a dire che la fattura avrebbe vibrato al passaggio delle onde sismiche. In tutto questo periodo di monitoraggio la geometria della frattura è rimasta sostanzialmente analoga. così come non si sono verificate modifiche nelle caratteristiche del gas.


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La dinamica che spiega la deformazione del suolo

Un recente studio aveva già dimostrato in passato la presenza di uno strato roccioso più debole dove fluidi di origine magmatica si accumulano causando anche una deformazione del suolo. Questo stato roccioso sarebbe sormontato da un altro strato roccioso impermeabile che impedirebbe la fuoriuscita dei fluidi. Questa dinamica favorirebbe l'accumulo di una forte pressione nel sottosuolo e conseguentemente anche un elevato tasso di sismicità, oltre ad una rilevante deformazione del suolo. Si tratta fra l'altro di una dinamica che era già stata evidenziata in altri complessi vulcanici ma non era mai stata osservata finora nei Campi Flegrei.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.