Scoperto un enorme deposito di terre rare in Kazakistan: potrebbe essere la svolta verso un'economia più Green
Si tratta di una scoperta estremamente significativa per il Paese transcontinentale, ma anche per l'economia mondiale
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Secondo le stime potrebbero essercene oltre 20 milioni di tonnellate entro una profondità di 300 metri
La scoperta di una nuova miniera di terre rare in Kazakistan potrebbe rappresentare una vera svolta per l'economia globale. Secondo quanto comunicato dal portavoce del ministero dell'industria all'agenzia AFP, si tratterebbe di circa un milione di tonnellate di elementi considerati vitali per l'economia futura. Diciassette materie prime essenziali per la transizione energetica verde che rappresentano il fulcro della nuova economia sempre più digitalizzata e votata al “Green”.
I metalli presenti
Il deposito, nella regione centrale di Karaganda, in Kazakistan, conterrebbe terre preziose come il cerio, il lantanio, il neodimio e l'ittrio. Una scoperta che va a coincidere proprio con la vigilia del primo vertice UE-Asia centrale, che si terrà in una nazione vicina, vale a dire l'Uzbekistan. Una miniera di elementi chimici che in questo momento sono molto richiesti da nazioni tecnologicamente evolute come gli Usa, la Cina, la Russia e la Turchia.
Il summit con l'Ue
A questo summit prenderanno parte i leader dei cinque paesi dell'Asia centrale (Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) che si interfacceranno con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Il sito in cui sono state trovate le terre rare è stato denominato “Nuovo Kazakistan" e potrebbe contenere, secondo gli esperti, oltre 20 milioni di tonnellate di elementi chimici, ma non si esclude addirittura che possano essere di più.
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Si tratta di risorse fondamentali per la neutralità carbonica
Se la presenza di queste preziose risorse dovesse essere confermata, il Kazakistan potriebbe diventare a pieno titolo uno dei principali player al mondo con depositi di terre rare. Per tutti i paesi che anelano a crescere economicamente raggiungendo la neutralità carbonica entro il 2050, possedere questi metalli rari potrebbe diventare un volano di sviluppo. Una vera miniera per un piccolo paese come il Kazakistan, che pur non possedendo la tecnologia necessaria per sfruttare i suoi depositi di terre rare, potrebbe usare queste risorse per attrarre capitali e investimenti negli anni a venire.
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