Vesuvio, ecco gli ultimi aggiornamenti da uno dei vulcani più pericolosi
Gli ultimi aggiornamenti dal Vesuvio: pronto nuovo piano di evacuazione
Vesuvio, ecco gli ultimi aggiornamenti da uno dei vulcani più pericolosi – Sono giorni in cui a Napoli ci si interroga su cosa ci si deve attendere per quanto riguarda il Vesuvio; tutto è partito dallo scorso 10 marzo 2015: in quella data, qualcosa come trenta scosse di terremoto sono state registrate nell'area del cratere del vulcano. Dagli uffici dell'osservatorio Vesuviano e dell'INGV, si sono subito affrettati nel dire che non era nulla di preoccupante e che giornate di intensa attività sismica su uno dei vulcani più pericolosi al mondo, sono preventivabili. Insomma, quelle trenta scosse non erano segnali premonitori di imminente eruzione; ma tanto è bastato per mettere in allerta la popolazione. Poi pochi giorni dopo, è arrivata una dichiarazione di Gabrielli, capo della Protezione Civile: “Non dormo la notte pensando a Vesuvio e ad un terremoto in Calabria"; preoccupazioni generiche, infatti le dichiarazioni provenivano da una intervista in cui veniva chiesto al Prefetto Gabrielli quali erano gli eventi che più sarebbe difficile da affrontare. Ma anche questa frase, è stata vista dai napoletani come quantomeno un segno del destino che qualcosa nel Vesuvio a breve si deve muovere.
Ad oggi però, non risultano esserci altre novità: la media delle scosse sismiche è rientrata nella normalità, il vulcano continua a dormire ma in zona la vigilanza rimane comunque alta. Intanto, nelle prossime settimane sarà esecutivo il nuovo piano di emergenza in caso di eruzione del Vesuvio: ai primi segnali, un milione di persone devono fuggire via anche via mare. Il nuovo piano è un aggiornamento di quello del 2001: a fare paura, più che il Vulcano in sé, è la densità abitativa attorno il Cratere.