Dhaulagiri, Mingote e Mohr in vetta. Barmasse in partenza per l’Himalaya
Skatov pure raggiunge la vetta e dovrebbero essere giunti anche Varga, Fiamoncini e James. Piolini conferma la sua discesa integrale con gli Sci dal Manaslu
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Dhaulagiri, prime vette
I due GPS tracker di Mingote e Mohr indicano i due in vetta al Dhaulaghiri (8167m) la settima montagna più alta della terra . Erano partiti questa mattina direttamente dai 7254 metri di campo 3. Hanno aperto la traccia anche con l’aiuto di alcuni sherpa della squadra di Carlos Soria in condizioni particolarmente gravose vista l’abbondante neve presente. Anche il bulgaro Atanas Skatov è arrivato in vetta, e dovrebbero essere nei paraggi anche l’ungaro Csaba Varga, il brasiliano Moeses Fiamoncini, e il brittanico Sean James.
Il messaggio dalla vetta
Ecco il suo messaggio dalla vetta: YA ESTOY EN LA CIMA! Séptima cumbre de 8000 m, solo 444 días, sin la ayuda de oxígeno artificial. Tras el Broad Peak, el K2, el Manaslu, el Lhotse, el Nanga Parbat y el Gasherbrum II, hoy, después de 13 horas ya tengo el Dhaulaguiri, de 8.167 metros! Ahora lo más importante es la bajada
Gli altri alpinisti, la situazione
Gli altri alpinisti, tra cui Carlos Soria, sono al campo 2. Non sono previsti a breve tentativi di vetta. Dal Manaslu pochi giorni fa è arrivato anche Ali Sadpara. Sia Mingote che Mohr hanno in programma l’ascesa di tutti 14 gli ottomila senza ossigeno in un tempo record.In questo anno solare gli unici che sono saliti sul Dhaulagiri sono Nirmale Purja ed il suo team a maggio in condizioni ambientali molto dure, con ridotta visibilità e senza ossigeno.
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Barmasse verso il Chamlang: nel 2020 prepara una nuova via su un ottomila.
Partito in Himalaya anche l’alpinista valdostano Hervè Barmasse insieme al fidato compagno il tedesco David Gottler e al colombiano Andres Marin. Obiettivo principale della spedizione è la traversata del Chamlang, una montagna di 7319m, non poco distante dal Makalu nel nord del Nepal. La montagna è stata conquistata per la prima volta nel 1962 da un team giapponese ed è composta da 3 cime. La traversata di tutte e tre le cime non è mai stata completata ci aveva provato Messner nel 1983 e Da e una spedizione capitanata da Doug Scott nel 1984 che ha unito cime est e cima centrale della montagna. Spedizione naturalmente in stile alpino e “green” come suole fare il grande alpinista valdostano nche in preparazione di un suo nuovo progetto per il 2020 la salita di un ottomila per una nuova via in stile alpino. Cosa che sta sempre più mancando nelle ultime ascese agli ottomila.
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Paolini prima donna a sciare integralmente il Manaslu
Cristina Piolini conferma la sua discesa con gli sci dal Manaslu, Ecco il suo messaggio: “Rientro chiudendo l'anello del Manaslu , 5 giorni di trekking molto wild . Le comunicazioni sono ancora difficili, ho molte foto nella mia macchina ma finchè non potrò accedere ad un computer vi chiedo ancora un poco di pazienza . Ho scelto di non venire meno al mio stile ; a piedi sono partita zaino in spalla e così farò rientro . Ora mi trovo tra i villaggi di Namhrung e Ghap chiudendo così il trekking dell'anello del Manaslu ; molto fango e meteo che fino alla fine non mi aiuta .
In 45 minuti di elicottero avrei potuto essere a Kathmandu in un internet point e a quest'ora avreste già avuto le foto della mia discesa integrale dalla vetta con gli sci . Che sarà mai ancora qualche giorno ! sarà una gioia per me condividere con tutti voi attraverso le immagini la mia avventura. Alla prossima , un abbraccio a tutti "
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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