E’ morta una donna sotto una valanga: dove è successo
Purtroppo, questi eventi tragici non capitano molto di rado. La scorsa notte è morta una scialpinista all’ospedale di Treviso, dopo essere stata travolta da una valanga caduta nei pressi del rifugio “Nuvolau” a Cortina d’Ampezzo nel Bellunese. Con lei, c’era anche il compagno Piero Paccagnella, ingegnere e direttore di esercizio della funivia in Tofana e in Marmolada.
La vittima
La donna che ha perso la vita a seguito della sfortunata avventura alpina si chiamava Giulia Ramelli, era di Mestre e aveva 34 anni. La scialpinista era una maestra di sci esperta, iscritta al Collegio Regionale del Veneto. Come detto, con lei c’era il compagno, anche lui di Mestre. La donna è rimasta sepolta sotto la neve conseguenza della valanga. Estratta dal Soccorso Alpino è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Treviso, già giudicata in condizioni molto gravi e poi deceduta durante la notte. A riportalo è Mountainblog.
Il racconto del CNSAS Veneto
Il CNSAS Veneto ha raccontato che l’allarme è scattato poco prima delle 16 a seguito di una valanga caduta sotto il rifugio Nuvolau che aveva coinvolto due scialpinisti che stavano salendo. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul posto con tanto di un’unità cinofila da valanga, personale del Soccorso Alpino di Cortina e della Guardia di Finanza. Giulia Ramelli è stata rinvenuta due metri sotto la neve, liberata, le sono stati prestati i primi soccorsi, poi il volo dell’elicottero per portarla all’ospedale. L’altro scialpinista non ha riportato conseguenze ma è stato portato anch’egli all’ospedale per gli accertamenti del caso a Cortina, dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomities di Bolzano.
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