Analisi modelli GFS00Z: Nuovo peggioramento in arrivo, poi molta incertezza a seguito di un periodo più stabile e in gran parte asciutto
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Analisi modelli GFS00Z: Il tempo si presenterà nuovamente instabile e perturbato su molte delle regioni italiane, più asciutto e freddo solo al Nord 13 novembre 2016
Analisi modelli GFS00Z: Nuovo peggioramento in arrivo, poi molta incertezza a seguito di un periodo più stabile e in gran parte asciutto
Analisi modelli GFS00Z: Nuovo peggioramento in arrivo, poi molta incertezza a seguito di un periodo più stabile e in gran parte asciutto 13 novembre 2016 – L’aggiornamento odierno del modello americano Gfs00z, mostra ancora l’alternanza tra fasi instabili e brevi periodi più secchi caratterizzati da clima asciutto su quasi tutte le regioni. Nel corso della prossima settimana infatti, a seguito di un nuovo passaggio perturbato, una temporanea ripresa dei valori pressori favorirà tempo generalmente più stabile a partire dal Centro-Nord, mentre qualche pioggia sarà ancora possibile su Sicilia, Sardegna meridionale e Calabria. Al settentrione, lunedì, avrà luogo un deciso calo delle temperature. Nel medio-lungo termine vige ancora un’incertezza tale da non poter definire nel dettaglio le zone maggiormente interessate da un eventuale peggioramento, come sarà specificato anche nella terza pagina. In quella successiva invece verrà brevemente descritto il quadro sinottico atteso nei prossimi giorni secondo l’emissione modellistica odierna.
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Le dinamiche sinottiche dei prossimi giorni secondo l’aggiornamento odierno 00Z del modello americano Gfs – Nel corso dei prossimi giorni, il quadro sinottico previsto vede ancora la presenza di una vasta area anticiclonica con massimi pressori intorno ai 1030 hPa stazionare sulle aree europee nord-occidentali di Francia e Gran Bretagna. Questa tuttavia, a seguito del passaggio perturbato previsto nella giornata di domani, tenderà a muoversi lentamente verso sud-est, anche a seguito dello spostamento verso latitudini più meridionali del vortice depressionario che si formerà nelle prossime ore sul Mediterraneo centrale, i quali minimi pressori attesi non scenderanno al di sotto dei 1015 hPa.
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Uno sguardo al medio / lungo termine – L’evoluzione futura per il nostro Paese, come anche anticipato nella prima pagina di lettura, si manterrà fortemente incerta e dipendente dal movimento dell’Anticiclone delle Azzorre sui comparti occidentali europei. Nell’aggiornamento odierno è confermato un ingresso più occidentale delle correnti umide e perturbate dai quadranti settentrionali, la cui saccatura si andrebbe a posizionare sul Mediterraneo centrale favorendo una profonda ciclogenesi che coinvolgerebbe nel maltempo direttamente la nostra Penisola.
a cura di Brando Trionfera