El Niño record: a novembre temperatura superficiale del mare mai così elevata
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El Niño sempre più forte: a novembre record per temperatura superficiale del mare, mai così elevata.
El Niño sempre più forte: a novembre record per temperatura superficiale del mare, mai così elevata. Fonte: @ggweather
El Niño record: a novembre temperatura superficiale del mare mai così elevata – 08 dicembre 2015 – Tra tutti i paramenti indicatori di una condizione di El Niño, nome con cui è conosciuto il fenomeno dell'ENSO (El Niño Southern Oscillation), il più facilmente osservabile è sicuramente la temperatura superficiale del mare nella zona del Pacifico equatoriale. L'Oceano è suddiviso in varie regioni, ognuna delle quali indicativa per poter classificare El Niño come anche per La Niña: la più importante è la regione 3.4, la quale durante il mse di novembre ha segnato il nuovo record nell'anomalia della temperature superficiale del mare. Con +2.35°C infatti ha battuto il precendente primato dell'evento fin qui più forte di sempre, quello del 1997-1998, che nello stesso periodo e nella stessa zona aveva fatto segnare un'anomalia di +2.33. Dunque El Niño di quest'anno, il quale ha ormai quasi raggiunto il suo picco massimo, è sempre più vicino a battere il record di evento più forte mai registrato, togliendo il primato appunto a quello del 1997-1998.
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El Niño ormai completamente sviluppato a dicembre toccherà il suo picco massimo. Fonte: nature.com
El Niño è una teleconnessione atmosferica, ovvero un fenomeno in cui sono accoppiate una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation), che consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro occidentale, una componente oceanica, ovvero El Niño, che invece consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. Sono numerosi i fattori che giocano un ruolo importante nella formazione di El Niño anche se in nessuno di essi può essere individuata la causa scatenante. In pratica, El Niño consiste in un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche lungo le coste di Ecuador e Perù, che di conseguenza fa aumentare anche la temperatura dell’aria a contatto con la superficie marina che a sua volta fa diminuire il gradiente di pressione tra il Pacifico orientale ed occidenatale: questa diminuzione del gradiente barico debilita di conseguenza anche gli alisei che spirano tra Perù ed Indonesia, essendo minore la differenza di pressione. Con i venti affievoliti, diminuisce anche la risalita delle acque profonde dal fondale marino, che sono più fredde, la quale fa in modo che le acque superficiali si riscaldino, riportandoci nuovamente alla situazione iniziale: in questa maniera, non importa quale sia il fenomeno scatenante, poichè una volta che una qualsiasi di queste situazioni si verifichi, viene messo in moto il loop che porta alla formazione de El Niño.
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La regione 34 del Pacifico è quella utilizzata per poter dichiarare condizioni di El Niño o del suo opposto, La Niña. Fonte: ncdc.noaa.gov
Come detto, a novembre El Niño ha fatto registrare nella regione 3.4 del Pacifico, che approssimativamente copre la parte centrale dell'Oceano tra Asia e America Latina, l'anomalia di temperatura superficiale del mare più elevata. Ma questo record significa anche che El Niño di quest'anno si può classificare come il più forte di sempre? La risposta è no: in primo luogo bisogna aspettare che questo raggiunga il suo picco massimo, a cui ormai è prossimo, e successivamente è necessario capire che misurazioni adottare pe stabilire l'eventuale primato. Il metodo più comune per la classificazione di El Niño per confronti storici, è riferirsi alla anomalia trimestrale della temperatura superficiale del mare, ovvero l'ONI, Oceanic Niño Index: secondo l'ONI, basato sul periodo da Settembre a Novembre, l'evento del 1997 rimane ancora il più forte di sempre, con +2.18°C. El Niño di quest'anno però si avvicina molto a questo record, con un'anomalia di +2.04, che lo colloca comunque al secondo posto degli eventi più forti mai registrati. Continuate a seguire i prossimi aggiornamenti, in cui conosceremo l'entità di questo El Niño che si presenta comunque come uno dei più intensi mai registrati.
a cura di Martina Rampoldi
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