Inverno: quali le congiunture favorevoli per freddo e neve?
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Analizziamo in dettaglio i principali indici climati per vedere quali sono le congiunture più favorevoli per si possa avere un inverno con freddo e neve.
Analizziamo in dettaglio i principali indici climati per vedere quali sono le congiunture più favorevoli per si possa avere un inverno con freddo e neve. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov
Inverno: quali le congiunture favorevoli per freddo e neve? – 16 ottobre 2015 – Nonostante sia appena iniziato l'autunno sull'Italia e nell'emisfero boreale in generale, l'attenzione di molti è già rivolta verso l'inverno: come sarà la prossima stagione, ricca di neve e caratterizzata da un clima freddo, oppure sarà mite e secca? Andiamo quindi ad analizzare i principali indici climatici che possono dirci come sarà la tendenza per questo inverno, cercando di capire quali sono le congiunture più favorevoli per avere freddo e neve alle nostre latitudini e quali sono le possibilità che un tale scenario si verifichi nell'inverno 2015-2016.
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Gli indici climatici che verranno presi in esame saranno in questo contesto saranno in particolare l'attività solare, l'ENSO, la MJO, l'AMO, la NAO e la QBO.
Attività Solare: l'attività solare influenza in maniera determinante l'area tropicale e le precipitazioni di tutto il globo terrestre, ma anche la temperatura superficiale del mare e la distribuzione nuvolosa sul nostro Pianeta. Maggiore è l'attività solare, ovvero la produzione di macchie solari, maggiore sarà il riscaldamento della troposfera tropicale e più forti saranno gli alisei, ma sarà anche maggiore l'evaporazione nella zona equatoriale e di conseguenza aumenteranno sia la copertura nuvolosa che le precipitazioni.
ENSO: El Niño Southern Oscillation, meglio conosciuto come El Niño, è una teleconnessione atmosferica che accoppia una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation) e una componente oceanica, ovvero El Niño. Un El Niño forte ha conseguenze a livello climatico non solamente sulla zona dell'Oceano Pacifico, dove si sviluppa, ma anche a livello globale: in Italia durante una fase di El Niño-strong, gli inverni sono generalmente miti.
MJO: la Madden-Julian Oscillation consiste nel moto lungo la fascia equatoriale di un nucleo di precipitazioni anomale: il ciclo tra la fase umida e quella secca ha una durata di circa 30-60 giorni. L'attività convettiva nella zona subisce anche l'influenza di El Niño, la quale è capace di inibirla, rendenzo la zona più secca.
AMO: l'Atlantic Multidecadal Oscillation è uno schema climatico dell'Atlantico settentrionale indicatore della temperatura superficiale del mare tra l'Equatore e la Groenlandia. Questo indice è correlato con le temperature e le precipitazioni in gran parte dell'emisfero boreale, sia per quanto riguarda gli USA che l'Europa. Durante una fase di AMO positiva gli inverni sull'Europa si rivelano particolarmente secchi e miti, anche se la correlazione è ancora in fase di studio.
QBO: acronimo di Quasi-Biennal Oscillation, indica le variazioni del vento zonale, che è il flusso proveniente da Ovest e diretto verso Est, che si manifesta ogni 28-29 mesi nella stratosfera equatoriale: uno degli effetti di questo cambio nella direzione del flusso, e forse quello più importante, consiste nel rimescolamento dello strato di Ozono mentre a livello troposferico ne risentono sia i monsoni che anche la circolazione stratosferica invernale nell'emisfero Nord. Solitamente ad una fase negativa della QBO, quella in cui i venti sono Orientali, ovvero spirano da Est, sempre più intensa rispetto a quella positiva, il Vortice Polare è più debole e maggiori sono le possibilità di discese di aria fredda alle medie latitudini.
NAO: la North Atlantic Oscillation è un pattern di circolazione atmosferica localizzato nell'Oceano Atlantico settentrionale che consiste nella fluttuazione ciclica della differenza di pressione al suolo tra l'Islanda e le Azzorre: quando la NAO è negativa, i venti occidentali sono ridotti, la circolazione è prevalentemente antizonale e l'Europa potrebbe essere caratterizzata da inverni freddi con la traiettoria delle perturbazioni che si sposta verso sud ovvero verso il Mediterraneo. In Italia quindi l'inverno sarebbe freddo e piovoso.
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Stando alle caratteristiche di ciascun indice e considerando la condizioni attuale dell'atmosfera, ovvero con una attività solare ridotta, un ENSO molto forte, una AMO, QBO e NAO positiva, ci stiamo avviando verso un inverno potenzialmente mite e secco. Per avere infatti freddo è neve sarebbe necessaria una combinazione opposta dei diversi indici, con per esempio una forte attività solare, una QBO e una NAO negativa. Ovviamente si tratta di una tendenza che quindi necessita di ulteriori conferme: seguite tutti i prossimi aggiornamenti per scoprire se, nonstante gli indici poco favorevoli, questo inverno potrà comunque essere caratterizzato da freddo e neve.
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