La Niña: c'è il 60% di possibilità che l'evento possa svilupparsi e durare fino al 2017

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C'è il 60% di possibilità che La Niña possa svilupparsi nei prossimi mesi: se lo farà sarà un evento poco intenso e rapido.

C'è il 60% di possibilità che La Niña possa svilupparsi nei prossimi mesi: se lo farà sarà un evento poco intenso e rapido. Fonte: cpc.ncep.noaa.gov

La Niña: c'è il 60% di possibilità che l'evento possa svilupparsi e durare fino al 2017 – 02 agosto 2016 – Dopo uno dei El Niño più forti mai registrati, continua senza sosta il trend di raffreddamento dell'Oceano Pacifico equatoriale: ormai da inizio anno, ovvero da quando il fenomeno ha raggiunto il suo picco massimo, tutti i parametri sono scesi sotto la sogli di allerta e da alcuni mesi sono tornati a segnare valori neutrali. Questi parametri stanno ancora scendendo sempre più, arrivando a segnare valori in linea o sotto media, con le anomalie negative che suggeriscono un possibile sviluppo del fenomeno opposto, ovvero de La Niña. Questi due eventi si danno ciclicamente il cambio nel Pacifico, con El Niño che viene dichiarato quando la temperatura superficiale del mare sale oltre la media di almeno +0.8°C, mentre al contrario La Niña inizia quando l'anomalia è superiore a -0.8°C.


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Nonostante nei mesi scorsi, dopo l'esaurimento definitivo de El Niño, i modelli fossero sempre più propensi a vedere uno scenario dominato da La Niña nel prossimo futuro, con le condizioni attuali questa tendenza è stata rivista: solamente alcuni modelli vedono la possibilità che questa possa svilupparsi già in questa estate boreale. Secondo le ultime uscite modellistiche infatti, La Niña potrebbe svilupparsi tra il mese di agosto e quello di ottobre, con il 60% di possibilità che questo fenomeno possa tenere banco nel Pacifico equatoriale almeno fino all'inverno boreale e quindi al 2017. Nel caso La Niña si sviluppi, si tratterà comunque di un evento non intenso, con le anomalie che potrebbero rimanere attorno al -1.0°C ed anzi avrà una durata molto limitata.

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La Niña potrebbe svilupparsi tra il mese di agosto e quello di ottobre, con il 60% di possibilità che questo fenomeno possa tenere banco nel Pacifico equatoriale almeno fino all'inverno boreale. Fonte: bom.gov.au

In questo momento la temperatura superficiale del mare segna anomalie che variano tra i -0.5°C e i +0.3°C, con un trend negativo che sta portando l'Oceano a raffreddarsi sempre più, mentre le acque profonde segnano già nello strato compreso tra i 100-200 metri sotto la superficie anomali negative di 3/4°C. La Niña, esattamente come il suo opposto, a seconda della sua intensità può avere effetti anche a livello globale, ma in particolare influenzerà il clima soprattutto delle Americhe, dell'Asia e dell'Oceania. Vi invitiamo comunque a seguire tutti i prossimi aggiornamenti perché una tale tendenza necessita ancora di ulteriori conferme.

a cura di Martina Rampoldi

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