Coronavirus, Crisanti: "L'estate sarà diversa da quella dello scorso anno, ecco perché"
Covid-19, le dichiarazioni del professore Andrea Crisanti: "L'estate sarà diversa da quella del 2020, c'è ancora un numero inaccettabile di morti"
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Coronavirus, dopo Pasqua le prime riaperture?
Dopo Pasqua, se la situazione epidemiologica e la campagna vaccinale lo permetteranno, si potrà cominciare a parlare di ripartenza e riaperture: è quanto confermato anche da Mario Draghi in Parlamento. Il pensiero è alle prossime settimane e ai prossimi mesi, in particolare all'estate. E la domanda sorge spontanea: a un certo punto la scorsa estate in tanti hanno creduto che il Coronavirus ci avrebbe presto abbandonato e sarebbe diventato solo un lontano ricordo. Non è stato così, purtroppo. Leggi anche Coronavirus, ecco quali Regioni possono cambiare colore: domani le ordinanze di Speranza
Crisanti: “L'estate sarà diversa da quella del 2020"
Come sarà l'estate del 2021? Molto probabilmente, secondo Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova, sarà diversa da quella del 2020, “quando dopo il lockdown abbiamo riaperto con poche decine di casi di contagio. Probabilmente quest'anno arriveremo a inizio maggio con almeno 7-8mila casi al giorno, che sono ancora tantissimi, purtroppo", queste le dichiarazioni dell'esperto ai microfoni di Fanpage.it. Leggi anche Coronavirus, riapertura delle scuole: ecco il nuovo piano del Premier Draghi. Tutti i dettagli
Crisanti: “C'è ancora un numero inaccettabile di morti"
Ancora oggi, secondo Andrea Crisanti, la dinamica della trasmissione del virus è allarmante e la cosa non lascia elementi di ottimismo: “C'è ancora un numero inaccettabile di morti. Quindi più guadagniamo tempo e meglio è. Ogni giorno guadagnato è un giorno che vacciniamo persone. Così cominceremo a respirare. Arrivare al numero di vaccinazioni del Regno Unito non è una cosa che si improvvisa, loro sono fondamentalmente molto più organizzati. L'inghilterra è diversa da noi anche come popolo, di fronte alle difficoltà agisce come una sola persona, tendono a unirsi invece di dividersi". Leggi anche Coronavirus, le restrizioni adottate hanno ridotto i casi di influenza e le malattie respiratorie, lo studio
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Coronavirus, a fine giugno la liberazione definitiva?
Quando potremo metterci il Coronavirus definitivamente alle spalle? Tanto dipenderà dalla campagna vaccinale, che presto dovrebbe subire un cambio di marcia. Fondamentale sarà ridurre la letalità dall'1,15% attuale allo 0,1% dell'influenza stagionale. Questo potrebbe accadere, secondo il Corriere della Sera, intorno al 25 giugno, quando più di metà degli italiani sarà vaccinato.
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Coronavirus, la situazione in Italia
Nella giornata di ieri, in Italia, sono stati registrati 21.267 nuovi casi di Coronavirus su 363.767 tamponi effettuati, per un tasso di positività del 5,8%. 460 i decessi. Aumentano le ospedalizzazioni: in crescita di 42 unità i pazienti in terapia intensiva, in totale 3.588; in crescita di 10 unità i pazienti ricoverati nei reparti ordinari, al momento 28.438.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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