Trombosi venosa, il dottor Corrado Lodigiani spiega quali sono i sintomi che non vanno ignorati
di Marco Reda
Trombosi: tutto quello che dobbiamo sapere su una patologia ancora poco conosciuta ma molto pericolosa
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Cos'è la trombosi e quali sono i sintomi da non ignorare, presentati dal dottor Corrado Lodigiani
La trombosi venosa è una condizione patologica che si verifica quando si formano coaguli di sangue (trombi) all’interno dei vasi sanguigni; tali coaguli possono ostacolare il flusso normale del sangue, causando conseguenze gravi e talvolta fatali. Se un trombo si frammenta, può diventare un embolo e raggiungere organi vitali, provocando patologie acute come infarto del miocardio, embolia polmonare o ictus. Nonostante la sua pericolosità la trombosi rimane poco conosciuta e, appunto, solo il 30% degli italiani ne ha sentito parlare. Ecco quali sono i sintomi tipici che ci fanno capire di avere a che fare con questo disturbo, come svelato dal dottor Corrado Lodigiani a Humanitas.it.
I sintomi della trombosi venosa
Secondo il dottor Corrado Lodigiani, responsabile del Centro Trombosi e Malattie Emorragiche dell'ospedale Humanitas di Milano, uno dei problemi principali è che la trombosi venosa si manifesta spesso con sintomi lievi o assenti. Quando però i sintomi si fanno evidenti possono includere dolore, gonfiore e sensazione di calore in un arto, in particolare nella gamba. In alcuni casi si osserva anche arrossamento della pelle. La combinazione di questi sintomi deve subito far sospettare una trombosi, che va confermata con esami specifici come l’ecodoppler. Il pericolo maggiore è rappresentato dalla possibilità che il trombo si stacchi e arrivi ai polmoni, causando un'embolia, una condizione che può essere letale se non trattata tempestivamente.
La complicazione ai polmoni
Nel caso di embolia polmonare i sintomi cambiano e diventano più drammatici. Il paziente può avvertire una forte difficoltà respiratoria, soprattutto durante uno sforzo, ma anche a riposo. Altri sintomi includono dolore toracico, aritmia e, in alcuni casi, tosse con sangue. Tutti segnali che richiedono un intervento immediato. Il Dottor Lodigiani sottolinea quanto sia importante agire rapidamente, in quanto una diagnosi precoce può fare la differenza nel trattamento dell'evento acuto e nella prevenzione delle complicanze.
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Cause della trombosi e strategie di prevenzione
Tra le principali cause della trombosi arteriosa vi è l'aterosclerosi, mentre per quella venosa entrano in gioco fattori genetici e ambientali. Sedentarietà, obesità, fumo, ipertensione e uso di contraccettivi orali sono elementi che aumentano il rischio, soprattutto se combinati tra loro. Anche l'immobilità prolungata dopo interventi chirurgici o malattie può favorire la comparsa di trombi. La prevenzione passa da uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e controlli periodici. In presenza di familiarità o fattori di rischio noti, è utile effettuare screening specifici per valutare la predisposizione alla trombosi e scegliere terapie o precauzioni adeguate, specie in caso di assunzione di farmaci come gli anticoncezionali.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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