Chiuso il Cervino per il caldo: alto rischio di frane e smottamenti

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Il Cervino è stato chiuso sul versante italiano a causa del gran caldo: è infatti alto il rischio di frane e smottamenti.

Il Cervino è stato chiuso sul versante italiano a causa del gran caldo: è infatti alto il rischio di frane e smottamenti. Fonte: corriere.it

Chiuso il Cervino per il caldo: alto rischio di frane e smottamenti – 29 luglio 2015 – Il gran caldo che per tutto il mese di luglio ha interessato l'Italia da Nord a Sud, non ha risparmiato neanche le montagne, ed in particolare il Cervino, in Valle d'Aosta, dove, dal 26 luglio, sono stati chiusi tutti i sentieri sul versante italiano per un alto rischio di frane e smottamenti. Infatti a causa delle temperature elevate che hanno portato al progressivo scioglimento del ghiacciaio e dei frequenti acquazzoni e temporali che hanno reso instabile il terreno, sono stati numerosi i distacchi di massi e le frane, le quali hanno ferito anche due alpinisti lo scorso sabato 25 luglio.


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Capanna Carrel, sul Cervino: la chiusura della montagna non permette più di arrivare fino al rifugio. Fonte: torino.repubblica.it

Le alte temperature che si stanno registrando anche in questi giorni in Valle d'Aosta, si ripercuotono anche in montagna e sul Cervino in particolare, provocando in primo luogo lo scioglimento dei ghiacci, i quali di solito saldano fratture della roccia: non avendo più quindi il ghiaccio a fare da collante, le pareti diventano instabili e facilmente possono cedere, crollando a valle. Proprio per questo alto rischio di frane e caduta di massi, il sindaco di Valtournenche, Deborah Camaschella, concorde con il Soccorso Alpino e la Guardia di Finanza, ha determinato la chiusura del Cervino. Non è a prima volta però che la montagna viente sbarrata: un divieto analogo era stato adottato anche nel 2003, in un'altra estate caratterizzata dal caldo record.

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Lo scioglimento dei ghiacci sul Cervino ha permesso il recupero del corpo di un escursionista lombardo morto esattamente 20 anni fa e finito in un crepaccio. Fonte: giorgiobonazzi.it

La chiusura del Cervino in via precauzione per evitare che gli alpinisti possano rimare coinvolti in incidenti dovuti proprio all'instabilità della montagna, segue al ferimento di due persone lo scorso sabato 25 luglio a causa di una improvvisa frana che si è riversata sul sentiero nei pressi della Capanna Carrel. Proprio qui sono rimasti bloccati altri 25 escursionisti, che non hanno potuto ridiscendere a valle: gli elicotteri del soccorso alpino non si sono potuti alzare in volo a causa del grande vento, costringendo gli alpinisti, dopo una notte passata al bivacco, a ridiscendere dal versante svizzero. Grazie sempre al caldo e il conseguente scioglimento parziale del ghiacciaio, il Cervino ha anche restituito il corpo di Andrea Villa, un alpinista lombardo morto esattamente 20 anni fa, il 29 luglio 1995, precipitando per circa 800 metri in un crepaccio, sulla Gran Becca.

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