Meteo - Capodanno 2026 tra stabilità e possibile svolta invernale: alta pressione a ovest, aria fredda in agguato

Dopo il Natale ancora instabile, i modelli ipotizzano un anticiclone di blocco sull’Atlantico e una possibile discesa artica verso l’Europa, con effetti da valutare anche sull’Italia a cavallo del nuovo anno.

Ancora maltempo invernale entro Capodanno
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Tendenza meteo Capodanno 2026: scenari ancora incerti, ma attenzione a una possibile svolta invernale

Con l’avvicinarsi della fine dell’anno l’attenzione si sposta sempre di più sulla possibile evoluzione per Capodanno 2026. Dopo una fase natalizia ancora a tratti instabile, i principali modelli iniziano a proporre un quadro che potrebbe cambiare in modo sensibile proprio tra l’ultimo weekend di dicembre e l’avvio di gennaio. In particolare, prende corpo l’ipotesi di un robusto campo di alta pressione in rinforzo tra Isole Britanniche ed Europa centro-occidentale, con valori prossimi ai 1040 hPa, scenario che favorirebbe un tempo più stabile sull’Italia almeno in una prima fase, con cieli più aperti e un possibile temporaneo rialzo termico, soprattutto di giorno e sulle regioni tirreniche.

Alta pressione a ovest, aria fredda a est: l’Italia in bilico tra stabilità e ingresso artico

Il punto chiave, però, riguarda la posizione dell’anticiclone: se davvero dovesse elevarsi verso latitudini molto settentrionali, fino all’Islanda, si configurerebbe un anticiclone di blocco capace di deviare il flusso perturbato e aprire un corridoio per l’aria molto fredda in discesa sull’Europa orientale. In questo contesto, l’Italia potrebbe trovarsi in una zona di “confine”: inizialmente più protetta e stabile, ma con la possibilità che tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 l’aria artica riesca a spingersi anche verso il Mediterraneo centrale, determinando un calo termico marcato e un ritorno di condizioni più invernali.

Capodanno 2026: due scenari principali, entrambi ancora aperti

Ad oggi restano sostanzialmente due strade: nel primo caso l’alta pressione riuscirebbe a mantenere un’influenza più diretta sull’Italia, garantendo un Capodanno prevalentemente stabile, magari con nebbie e nubi basse nelle pianure e nelle valli interne, ma con fenomeni scarsi. Nel secondo caso, invece, la spinta dell’anticiclone verso nord favorirebbe la discesa della colata fredda sul fianco orientale, con un possibile coinvolgimento anche del Mediterraneo: in tale scenario Capodanno potrebbe risultare più freddo e instabile, con precipitazioni e neve a quote in calo, soprattutto lungo versanti adriatici e al Sud, ma tutto dipenderà da traiettoria e tempi dell’irruzione.


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Tendenza meteo: possibili conferme per una fase fredda tra fine anno e inizio gennaio

Gli ultimi aggiornamenti continuano a mostrare segnali favorevoli a una fase più invernale a cavallo del cambio d’anno, ma la distanza temporale impone prudenza. L’eventuale formazione di un anticiclone di blocco verso l’Atlantico settentrionale aumenterebbe la probabilità di una discesa artica verso l’Europa entro Capodanno, con possibilità di interessamento anche dell’Italia. Nei prossimi aggiornamenti sarà fondamentale capire se il nucleo freddo rimarrà confinato oltralpe e sui Balcani oppure se riuscirà a scendere più direttamente sul Mediterraneo, determinando un inizio 2026 più freddo e movimentato.

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Gabriele Serafini

Tecnico Meteorologo certificato secondo lo schema WMO ed iscritto all'Associazione Meteo Professionisti (AMPRO); fondatore di Meteo Lazio nel 2014, realtà che vanta una rete di stazioni meteo private. Fornisce dati meteo e bollettini per svariate sedi di Protezione Civile nel Lazio.