Piogge di primavera influenzate dalla quantità di polline nell'aria

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La piogge della primavera secondo un recente studio sarebbero influenzate dalla quantità di polline immesso nell'aria.

Piogge di primavera influenzate dalla quantità di polline nell'aria, 26 Giugno 2015 – Sappiamo che per “produrre" le gocce di pioggia dobbiamo avere presenza nell'atmosfera di piccoli nuclei di condensazione che possono essere organici come i batteri o inorganici come sabbia e pulviscolo. Precedenti studi avevano anche provato a studiare il polline come elemento per favorire l'aggregazione delle gocce d'acqua in atmosfera, ma era poi stato abbandonato perché si riteneva che il polline fosse troppo grande per assolvere a tale scopo. Ricerche più recenti però hanno rivalutato il polline come nucleo di condensazione mettendolo in relazione con la formazione di pioggia durante la Primavera.

Piogge di primavera influenzate dalla quantità di polline nell'aria

Allison Steiner dell'università del Michigan ha scoperto che, dopo essere stato bagnato, il polline poteva spezzarsi in pochi secondi in un grandissimo numero di particelle molto più piccole che potevano quindi disperdesi facilmente nell'atmosfera. In una serie di esperimenti diversi tipi di polline come ambrosia, quercia e betulla sono stati bagnati e poi nebulizzati nell'aria. Si è osservato che i granuli di polline si sono frammentati in particelle da 50 a 200 nanometri (miliardesimi di metro) raggiungendo quindi dimensioni tali dal poter essere trasportate a diverse centinaia di metri dal suolo e fungere da nuclei di condensazione per le molecole d'acqua. Quindi il polline può essere un ulteriore veicolo di formazione per le nubi e che quindi in certi periodi dell'anno, come la primavera, grandi quantità di polline immesse nell'atmosfera devono essere prese in considerazione nelle previsioni meteorologiche e climatologiche.

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Francesco Cibelli

Laureato in Fisica dell'Atmosfera e meteorologia all'università di Roma Tor Vergata entro a far parte del team di CentroMeteoItaliano.it nel 2014 come meteorologo. Mi occupo giornalmente di previsioni meteo e bollettini ma anche della gestione dei modelli di calcolo per l'atmosfera e per il mare.