Temperature Mediterraneo elevate: con un mare così caldo cosa può succedere?
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Le temperature del Mar Mediterraneo sono ancora elevate e con un mare così caldo aumenta anche il rischio di fenomeni estremi.
Le temperature del Mar Mediterraneo sono ancora elevate e con un mare così caldo aumenta anche il rischio di fenomeni estremi. Fonte: meteociel.fr
Temperature Mediterraneo elevate: con un mare così caldo cosa può succedere? – 06 agosto 2015 – L'ondata di caldo africano che ha caratterizzato lo scorso mese di luglio sull'Italia non ha avuto effetti solamente sulle temperature dell'aria che sono salite fino a sfiorare ripetutamente e localmente superare i +40°C, ma ha contribuito anche ad alzare la temperatura del mare, con il Mediterraneo che risulta ben più caldo della norma. Anche in questo inizio di agosto le temperature del Mediterraneo e in particolare quelle intorno alla nostra Penisola, arrivano a sfiorare anche i +30 gradi, valori che normalmente vengono raggiunti solo sul fine della stagione, ovvero quando il mare raggiunge il suo picco di riscaldamento.
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Temperature superficiali del mare: il Mediterraneo segna temperature prossime ai +30°C. Fonte: wetterzentrale.de
Le temperature raggiunte dal Mar Mediterraneo in questo periodo possono essere paragonate senza problemi a quelle di mari tropicali: il Tirreno meridionale mediamente segna +29°C, ma localmente le temperature possono essere anche maggiori. E' necessario dunque prestare la massima attenzione ad un mare così caldo: infatti, oltre che ad essere dannoso per la fauna locale, come dimostrato dalla recente strage di pesci nella laguna di Orbetello, dovuta all'aumento della temperatura del mare che ha di conseguenza diminuito l'ossigeno presente in acqua facendo asfissiare circa l'80% della popolazione ittica, può anche incrementare il rischio di fenomeni estremi soprattutto durante la stagione autunnale.
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Anomalie medie della temperatura superficiale del mare: negli ultimi anni i mari si stanno scaldando sempre più. Fonte: eea.europa.eu
L'analogia con i mari dei tropici ci porta ad analizzare anche il rischio di possibili fenomeni estremi nei prossimi mesi: basti pensare infatti che la temperatura superficiale del mare per innescare un uragano parte da un minimo di +26°C, valore giù ampiamente superato da diverso tempo sui bacini Italiani. Il periodo di maggior allerta sarà quando la stagione estiva arriverà al termine, con i primi scambi meridiani del periodo autunnale che porteranno masse di aria più fredda a transitare sul Mediterraneo aumentando quindi il rischio di sviluppo di fenomeni estremi: non saranno solamente temporali violenti ma anche vere e proprie depressioni organizzate in grado di sviluppare cicloni mediterranei, sistemi del tutto analoghi ai potenti uragani americani.
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