Virus West Nile, l'infettivologo Pierluigi Blanc: "A preoccupare sono i casi in cui compaiono questi sintomi..."

Virus West Nile, l'infettivologo Pierluigi Blanc spiega quali sono i sintomi che rendono preoccupanti i casi

Virus West Nile
1 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Virus West Nile, c'è motivo di preoccuparsi?

Non c'è ragione per cui preoccuparsi, ma è necessario prestare attenzione e adottare misure preventive poiché per gli anziani con altre malattie e le persone immunodepresse i rischi possono essere significativi. E' quanto dichiara l'infettivologo Pierluigi Blanc a La Nazione, sulla situazione attuale del virus West Nile, che ha attirato l'attenzione a causa dei molti casi segnalati a Latina.

Cos'è il virus West Nile e come può infettare l'uomo

Il dottor Blanc spiega che il virus appartiene alla famiglia degli arbovirus, diffuso tramite vettori, soprattutto le zanzare di tipo Culex. Gli uccelli e i cavalli sono considerati serbatoi del virus, il quale può raggiungere gli essere umani mediante la puntura di una zanzara infetta. Non esiste trasmissione diretta da persona a persona, ma in teoria, se una zanzara punge una persona infettata e poi punge un'altra, potrebbe trasferire il virus. Per questo motivo è molto importante monitorare la diffusione del virus, specialmente tra gli animali serbatoio. In Italia è attivo un sistema di sorveglianza e la segnalazione rapida di ogni caso è essenziale per permettere agli uffici di igiene di eseguire interventi di bonifica e limitare la circolazione del virus.

I segnali più frequenti e quelli che richiedono maggiore attenzione: quando è opportuno allarmarsi e consultare un medico

L'infettivologo afferma che la maggior parte delle persone infettate non presenta sintomi. Quando si manifestano, si tratta di segni comuni e lievi: mal di testa, leggera febbre, dolore muscolare, che spesso passano inosservati o vengono confusi con l'influenza. Quelli che desta maggiore preoccupazione sono i sintomi neurologici: forte mal di testa, febbre elevata, confusione mentale e sonnolenza. Questi possono richiamare alla mente condizioni come la meningite o l'encefalite. In tali situazioni, è estremamente importante che il medico consideri anche il virus West Nile e conduca esami specifici, come analisi del sangue e puntura lombare. Solamente in questa maniera si può giungere a una diagnosi certa.


Guarda la versione integrale sul sito >

1 di 2
2 di 2

Guarda la versione integrale sul sito >

Come evitare di contrarre il virus

Il dottor Blanc spiega che non ci sono vaccini né trattamenti specifici, pertanto la prevenzione resta l'arma fondamentale. E' essenziale evitare le punture di zanzara…I suggerimenti rimangono invariati: applicare repellenti e installare zanzariere alle finestre, indossare abbigliamento lungo quando si sta all'aperto, rimuovere l'acqua stagnante da sottovasi, ciotole o contenitori. Qualsiasi metodo che possa ridurre la proliferazione delle zanzare è vantaggioso.

I casi più gravi sono rari?

Lo specialista risponde affermativamente, dice che nel 90% dei casi l'infezione risulta asintomatica o di lieve entità. Circa lo 0,1% delle persone infette sviluppa forme gravi. Le categorie più vulnerabili sono gli anziani, le persone con patologie concomitanti o con un sistema immunitario compromesso, per i quali l'infezione può portare a seri problemi neurologici.

Guarda la versione integrale sul sito >

2 di 2


Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.