Vigili del Fuoco trovati senza vita in Abruzzo, la prima ricostruzione: Nico Civitella sarebbe morto per tentare di salvare Emanuele Capone

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Nico Civitella sarebbe morto per provare a salvare Emanuele Capone

Nico Civitella avrebbe perso la vita per provare a salvare l'amico e collega Emanuele Capone: secondo quanto riportato da “Fanpage.it", sarebbe questa la prima ricostruzione di ciò che sarebbe successo mercoledì scorso in una forra del Balzolo, esattamente a Pennapiedomonte, in provincia di Chieti, sulla Maiella. I due Vigili del Fuoco, entrambi 42enni, hanno perso la vita in quel luogo che – insieme ad altri due colleghi – avevano scelto per un'esercitazione fuori dal servizio che avevano terminato poche ore prima.

Uno dei colleghi è ancora ricoverato

Gli altri due colleghi che si trovavano con Nico Civitella ed Emanuele Capone – come si legge su “Fanpage.it" – erano Giulio De Panfilis (32 anni) e Gabriele Buzzelli (48 anni). Entrambi sono stati tratti in salvo nella serata di mercoledì, ma sono ancora sotto shock per la morte dei due compagni. Gabriele Buzzelli si trova ancora ricoverato all'ospedale Santissima Annunziata: il 48enne è stato recuperato in stato di ipotermia e con diverse contusioni rimediate alle gambe.

La prima ricostruzione dei fatti

Sulla base di quanto ricostruito finora dagli inquirenti – come riportato da “Fanpage.it" – i Vigili del Fuoco erano scesi con delle corde all'interno della forra, perfettamente equipaggiati, esperti e preparati per realizzare quel tipo di escursione. Nel corso della discesa, però, qualcosa è andato storto. Fonti investigative – come riportato da “Rainews" – fanno sapere che la gamba di Emanuele Capone sarebbe rimasta bloccata tra le rocce: immediata la reazione da parte dei colleghi che si sono subito prodigati per aiutarlo. In quel punto stretto che cade a strapiombo sul fiume Avello, però, Nico Civitella avrebbe avuto la peggio.

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