Effetto Taimasa: prime conseguenze di El Niño in Oceania
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Con un El Niño tra i più forti mai registrati, sono numerose le ripercussioni a livello climatico e ambientale sul nostro pianeta, come per esempio, l'effetto Taimasa.
Con un El Niño tra i più forti mai registrati, sono numerose le ripercussioni a livello climatico e ambientale sul nostro pianeta, come per esempio, l'effetto Taimasa. Fonte: usclivar.org
Effetto Taimasa: prime conseguenze di El Niño in Oceania – 02 dicembre 2015 – Negli ultimi mesi si è tanto sentito parlare del particolare di El Niño, nome con cui è conosciuto il fenomeno dell'ENSO (El Niño Southern Oscillation): questo è una teleconnessione atmosferica, ovvero un fenomeno in cui sono accoppiate una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation), che consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro occidentale, una componente oceanica, ovvero El Niño, che invece consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. El Niño che si è formato quest'anno si sta rivelando molto forte con tutti i paramenti sia atmosferici che oceanici che negli ultimi mesi di presenza di El Niño, oltre a continuare a rimanere oltre la soglia critica e a rafforzarsi sempre più, hanno ormai raggiunto valori in ilnea con quelli record del 1997-1998. Ma quali possono essere le conseguenze di un evento così forte sul nostro Pianeta?
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El Niño ormai completamente sviluppato nell'Oceano Pacifico equatoriale: già i primi effetti sono sensibili a livello climatico e ambientale nella zona. Fonte: nature.com
Sono numerosi infatti i fattori che giocano un ruolo importante nella formazione di El Niño anche se in nessuno di essi può essere individuata la causa scatenante. El Niño consiste in un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche lungo le coste di Ecuador e Perù, che di conseguenza fa aumentare anche la temperatura dell’aria a contatto con la superficie marina che a sua volta fa diminuire il gradiente di pressione tra il Pacifico orientale ed occidenatale: questa diminuzione del gradiente barico debilita di conseguenza anche gli alisei che spirano tra Perù ed Indonesia, essendo minore la differenza di pressione. Con i venti affievoliti, diminuisce anche la risalita delle acque profonde dal fondale marino, che sono più fredde, la quale fa in modo che le acque superficiali si riscaldino, riportandoci nuovamente alla situazione iniziale: in questa maniera, non importa quale sia il fenomeno scatenante, poichè una volta che una qualsiasi di queste situazioni si verifichi, viene messo in moto il loop che porta alla formazione de El Niño.
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La barriera corallina emerge dalle acque e rimane “scoperta", portando alla conseguente morte dei molluschi che vivono proprio tra i coralli: questi, con la loro decomposizione, emanano cattivi odori che viene chiamata proprio “Taimasa". Fonte: wattsupwiththat.com
In condizioni normali, a causa degli alisei che spirano da Ovest verso Est nella fascia equatoriale, esiste un dislivello tra le coste dell'Oceania e quelle dell'America Latina, quantificabile in circa 50 centimetri, con una maggior quantità d'acqua che viene “ammassata" sulla zona occidentale del Pacifico proprio da questi venti. Con la formazione di El Niño che porta anche una notevole attenuazione degli alisei, questo dislivello viene limato, con una diminuzione nel livello del mare sulle coste dell'Australia settentrionale, accentuata ancor di più nelle fasi bassa marea. In questo modo la barriera corallina emerge dalle acque e rimane “scoperta", portando alla conseguente morte dei molluschi che vivono proprio tra i coralli: questi, con la loro decomposizione, emanano cattivi odori che viene chiamata proprio “Taimasa“. Questo effetto è solamente la terza volta che si manifesta: infatti avviene solamente in presenza di un El Niño molto forte, come sono stati gli eventi del 1982-1983, 1997-1998 ed appunto quello del 2015, che sta raggiungendo il suo picco proprio in questi giorni. Vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti per rimanere sempre informati e conoscere ulteriori dettagli su questo El Niño, uno dei più forti di sempre, che sta interessando l'Oceano Pacifico.
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