El Niño: inizia la fase di declino, con le acque del Pacifico equatoriale che si stanno raffreddando
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El Niño: le acque del Pacifico equatoriale hanno iniziato a raffreddarsi, con l'evento entrato dunque in fase calante.
El Niño: le acque del Pacifico equatoriale hanno iniziato a raffreddarsi, con l'evento entrato dunque in fase calante. Fonte: bom.gov.au
El Niño: inizia la fase di declino, con le acque del Pacifico equatoriale che si stanno raffreddando – 03 febbraio 2016 – E' ormai quasi un anno che nel Pacifico equatoriale sta tenendo banco il fenomeno di El Niño, nome con cui è conosciuto l'ENSO (El Niño Southern Oscillation), ovvero una teleconnessione in cui sono accoppiate una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation), che consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro occidentale, una componente oceanica, ovvero El Niño, che invece consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. El Niño ha raggiunto il suo picco massimo tra la fine del 2015 ed inizio gennaio, e da allora tutti i principali parametri indicatori dell'evento, i quali non avevano mai smesso di rafforzarsi, stanno iniziando a diminuire, come per esempio la temperatura superficiale del mare e quella delle acque più profonde, le quali si stanno gradualmente raffreddando.
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Nonostante il fenomeno di El Niño si ripresenti a intervalli ciclici di 4-5 anni nel Pacifico equatoriale, ancora non è chiaro quale sia la causa scatenante, con numerosi fattori che giocano un ruolo importante nella sua formazione. In pratica, El Niño consiste in un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche lungo le coste di Ecuador e Perù, che di conseguenza fa aumentare anche la temperatura dell’aria a contatto con la superficie marina che a sua volta fa diminuire il gradiente di pressione tra il Pacifico orientale ed occidenatale: questa diminuzione del gradiente barico debilita di conseguenza anche gli alisei che spirano tra Perù ed Indonesia, essendo minore la differenza di pressione. Con i venti affievoliti, diminuisce anche la risalita delle acque profonde dal fondale marino, che sono più fredde, la quale fa in modo che le acque superficiali si riscaldino, riportandoci nuovamente alla situazione iniziale: in questa maniera, non importa quale sia il fenomeno scatenante, poichè una volta che una qualsiasi di queste situazioni si verifichi, viene messo in moto il loop che porta alla formazione de El Niño.
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El Niño ha ormai raggiunto il suo picco massimo nelle scorse settimane: ora si verso una sua attenuazione, con i parametri che potrebbero scendere sotto la soglia già a maggio. Fonte: pneusnews.it
Abbiamo detto che ormai El Niño di quest'anno, classificato già come il secondo più forte di sempre, ha raggiunto il suo picco massimo tra fine dicembre ed inizio gennaio, con i principali parametri indicatori di tale condizione che sono paragonabili a quelli record del 1997-1998. Ora, dopo aver raggiunto l'apice, El Niño sta iniziando la sua fase di declino, con una generale attenuazione delle anomalie di temperatura come anche in quelle dei venti, con i parametri che infatti hanno iniziato a ridiscendere verso una situazione neutrale. Questa discesa dovrebbe essere completata già tra maggio e giugno, con un ritorno sotto il livello di allerta per El Niño.
a cura di Martina Rampoldi
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