El Niño: parametri su valori in linea con l'evento record del 1997-1998

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L'oceano Pacifico e l'atmosfera lungo l'equatore stanno mantenendo El Niño su livelli mai visti dall'evento record del 1997-1998.

L'oceano Pacifico e l'atmosfera lungo l'equatore stanno mantenendo El Niño su livelli mai visti dall'evento record del 1997-1998. Fonte: motherboard.vice.com

El Niño: parametri su valori in linea con l'evento record del 1997-1998 – 29 settembre 2015 – El Niño, nome abbreviato del fenomeno scientificamente conosciuto come ENSO, ovvero El Niño Southern Oscillation, è una teleconnessione atmosferica, ovvero un particolare fenomeno in cui sono accoppiate una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation) e una componente oceanica, ovvero El Niño. La prima consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro occidentale, mentre la seconda consiste invece in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. Da quando è stato dichiarato ufficialmente durante lo scorso mese di marzo dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), agenzia federale americana, El Niño non ha mai smesso di rafforzarsi nell'Oceano Pacifico equatoriale, con tutti i parametri che continuano a rimanere ben oltre la soglia: El Niño si sta rivelando molto forte e le conseguenze a livello di circolazione atmosferica non coinvolgeranno solamente l'Oceano Pacifico ma potrà avere delle ripercussioni anche a livello globale. 


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Anomalie nella temperatura superficiale del mare con picchi fino anche a +4°C. Fonte. bom.gov.au

Sono numerosi i fattori che giocano un ruolo importante nella formazione di El Niño anche se in nessuno di essi può essere individuata la causa scatenante del fenomeno. El Niño essenzialmente consiste in un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche lungo le coste di Ecuador e Perù: questo fatto fa innalzare di conseguenza anche la temperatura dell'aria a contatto con la superficie marina, la quale porta ad una diminuzione del gradiente (ovvero la differenza) di pressione tra il Pacifico orientale ed occidentale. In questo modo anche gli alisei che spirano tra Perù ed Indonesia vengono debilitati e con i venti affievoliti diminuisce anche la risalita delle acque profonde dal fondale marino, che sono più fredde: questo fa in modo che le acque superficiali si riscaldino, riportandoci nuovamente alla situazione iniziale. In questa maniera, non importa quale sia il fenomeno scatenante, poiché una volta che una qualsiasi di queste situazioni si verifichi, viene messo in moto il loop che porta alla formazione de El Niño.

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El Nino raggiungerà il suo picco durante questo inverno boreale mentre dal 2016 dovrebbe iniziare ad attenuarsi. Fonte: bom.gov.au

Tra tutti i paramenti indicatori di una condizione di El Niño, i quali ormai hanno raggiunto valori in linea con quelli dell'evento record del 1997-1998, il più facilmente osservabile è sicuramente la temperatura superficiale del mare nella zona dell'Oceano Pacifico equatoriale: qui nelle ultime due settimane l'acqua si è riscaldata ulteriormente, con un'anomalia positiva media attorno ai +2.2°C, ma con punte oltre i +4.0°C. Insieme alla temperature superficiale però, anche tutti gli altri indicatori continuano a rimanere abbondantemente oltre la soglia critica, come la temperatura in profondità che è notevolmente oltre la media, con una anomalia anche di +7.0°C, così come gli alisei si sono notevolmente affievoliti ed in alcuni casi hanno iniziato a spirare da Est. El Niño continuerà a tenere banco nelle acque equatoriali del Pacifico sicuramente fino alla fine del 2015 raggiungendo il suo picco durante l'inverno boreale, prima di iniziare ad attenuarsi nella prima parte del 2016.

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