El Niño: raggiunto il picco massimo, ora inizia ad attenuarsi
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El Niño ha ormai raggiunto il suo picco massimo nelle scorse settimane: ora si verso una sua attenuazione, con i parametri che potrebbero scendere sotto la soglia già a maggio.
El Niño ha ormai raggiunto il suo picco massimo nelle scorse settimane: ora si verso una sua attenuazione, con i parametri che potrebbero scendere sotto la soglia già a maggio. Fonte: pneusnews.it
El Niño: raggiunto il picco massimo, ora inizia ad attenuarsi – 07 gennaio 2016 – Stando alle ultime rilevazioni nell'Oceano Pacifico equatoriale, El Niño, nome con cui è conosciuto il fenomeno dell'ENSO (El Niño Southern Oscillation), il quale tiene banco da ormai più di 10 mesi, ha raggiunto il suo picco massimo, con i valori fin qui registrati che lo pongono nella top3 degli eventi più intensi mai accaduti sul nostro Pianeta. Tutti i principali parametri indicatori dell'evento, i quali non hanno mai smesso di rafforzarsi in questi mesi, arrivando a raggiungere valori quasi record, in linea con quelli di El Niño 1997-1998, stanno iniziando a smorzarsi: per esempio, la temperatura superficiale del mare come anche la quella delle acque più profonde, hanno iniziato a raffreddarsi, perdendo circa 0.1/0.2°C nelle ultime due settimane. Ma cos' è esattamente El Niño, questo particolare evento che porta le acque equatoriali dell'Oceano Pacifico a scaldarsi anomalamente andando ad influenzare il clima di tutto il pianeta?
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El Niño è ormai completamente sviluppato e toccherà il suo picco massimo tra dicembre e gennaio. Fonte: nature.com
El Niño è una teleconnessione atmosferica, ovvero un fenomeno in cui sono accoppiate una componente atmosferica, cioè l’oscillazione meridionale (Southern Oscillation), che consiste in un cambiamento dei livelli di pressione nel Pacifico centro occidentale, una componente oceanica, ovvero El Niño, che invece consiste in un riscaldamento delle correnti marine nel Pacifico centro orientale. Sono numerosi i fattori che giocano un ruolo importante nella formazione di El Niño anche se in nessuno di essi può essere individuata la causa scatenante. In pratica, El Niño consiste in un anomalo riscaldamento delle acque oceaniche lungo le coste di Ecuador e Perù, che di conseguenza fa aumentare anche la temperatura dell’aria a contatto con la superficie marina che a sua volta fa diminuire il gradiente di pressione tra il Pacifico orientale ed occidenatale: questa diminuzione del gradiente barico debilita di conseguenza anche gli alisei che spirano tra Perù ed Indonesia, essendo minore la differenza di pressione. Con i venti affievoliti, diminuisce anche la risalita delle acque profonde dal fondale marino, che sono più fredde, la quale fa in modo che le acque superficiali si riscaldino, riportandoci nuovamente alla situazione iniziale: in questa maniera, non importa quale sia il fenomeno scatenante, poichè una volta che una qualsiasi di queste situazioni si verifichi, viene messo in moto il loop che porta alla formazione de El Niño.
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Outlook di El Niño, che dopo aver raggiunto il suo picco massimo tenderà ad attenuarsi nella prima parte del 2016. Arriverà poi La Niña? Fonte: bom.gov.au
Abbiamo detto che ormai El Niño di quest'anno, classificato già come il secondo più forte di sempre, ha raggiunto il suo picco massimo, con i principali parametri indicatori di tale condizione che sono paragonabili a quelli record del 1997-1998. I principali parametri infatti hanno lentamente iniziato a riportarsi verso una situazione neutrale, pur rimanendo ancora su valori di El Niño molto forte. Questi dovrebbero scendere sotto la soglia critica già nel mese di maggio, per poi continuare a scendere, stando alle ultime uscite modellistiche, verso una situazione di La Niña. Basandosi su circa 115 anni di dati, in cui si sono sviluppati 26 El Niño, nel 50% dei casi un evento è stato seguito da un anno neutro, mentre in un 40% dei casi si è sviluppata subito La Niña. Per ora i due scenari hanno ancora la stessa probabilità di verificarsi ma vi invitiamo a seguire tutti i prossimi aggiornamenti per rimanere sempre informati su questa situazione nel Pacifico equatoriale, che, per quanto sia dall'altra parte del mondo, sta influenzando il clima a livello globale.
a cura di Martina Rampoldi
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