
Davo Karnicar – Era disceso con gli sci anche da Monte Bianco, Eiger e Cervino
Tragedia nei boschi della Slovenia. Davo Karnicar 56 anni, muore mentre stava abbattendo gli alberi nel suo posto di lavoro nel nord della Slovenia. I parenti hanno trovato il copro sotto un albero caduto. Era Famoso come sciatore estremo e scalatore. Aveva disceso molti 8000 con gli sci, compiendo la prima integrale discesa dalla vetta dell’Everest nel 2000. Oggi Andrezej Bargiel sta cercando di compiere la stessa impresa ma senza ossigeno.
All’epoca disse: “Lo sci estremo è il mio sport, il mio modo di pensare e la vita stessa”
Ex membro della squadra Jugoslava di sci alpino nel 1980 si era dedicato all’alpinismo e lo sciatore estremo. Fu il primo ad aver sciato anche l’Annapurna nel 1995 e tutte le seven Peaks che ha concluso nel 2006. E’ salito in vetta anche a Nanga Parbat e ShishaPagma. La sua discesa dal K2 lungo la via Cesen invece è stata interrotta per un infortunio.
Le altre imprese di Davo Karnicar
Ha fatto discese sciistiche della parete nord-orientale dell’Eiger, della parete est del Cervino e dal Monte Bianco. La sua scalata solitaria del pilastro Bonatti sull’Aiguille du Dru è un altro risultato straordinario. Nel 2001, Karnicar ha aperto una scuola di sci per bambini nepalesi sul ghiacciaio del Khumbu.
Manaslu a breve i primi tentativi
Molti gli alpinisti che sono già arrivati a Campo 3 e che tenteranno a breve un push verso la vetta: Stefi Troguet è giunta a campo 3 ha finito l’acclimatazione ed è tornata al campo base. Due giorni di riposo. Come lei molte altre spedizioni. Il Team cileno formato da Carlos Espinosa Dahms, Ernesto Olivares Miranda e Rodrigo Yaitul, ha annunciato che proverà abreve il vertice del Manaslu, dal C2 in poi al 100 % in stile alpino, niente O2, nessun supporto per gli sherpa.
Il comunicato dal Manaslu
La squadra Italiana composta da Francois Cazzanelli e Marco Camandona è pronta anch’essa per il tentativo di vetta lungo la difficile via Kukuzcka – Hejzer, dopo aver abbandonato il tentativo di vetta alla montagna vergine di Pangpoche. Ecco il loro comunicato della giovane guida valdostana pubblicato ieri:
“Pangpoche & Manaslu Expedition 2019 – Update.
Dopo aver passato la notte al C2 del Manaslu, con Marco Camandona – Alpinist & Mountain Guide ed Emrikfavre siamo saliti a quota 6500 mt. Ora siamo al Campo Base dove ci stiamo riposando. Nei prossimi giorni saliremo al C3 dove passeremo la notte e solo allora potremo dire di aver completato il nostro acclimatamento.
La meteo è ancora instabile, ma vogliamo essere pronti in vista della prima finestra di bel tempo disponibile.
E’ stata proprio la meteo sfavorevole a farci decidere di accantonare il sogno Pangpoche e di concentrarci sul Manaslu. Il paese di Samagoan, a soli 3500 metri, nostra base per questa montagna inviolata, era troppo basso per un acclimatamento adeguato in vista poi della salita al Manaslu.
La spedizione continua.”
Le altre spedizioni
Per quanto riguarda i veterani Romano Benet e Nives Meroi (che ha compiuto ieri gli anni) insieme ad Erri de Luca sono giunti da poco al Campo base compiendo il lungo trekking di avvicinamento. I loro piani non sono stati rilevati.
Sulla montagna ricordiamo anche il Pakistano Ali Sadpara (come guida) la polacca Magdalena Gorzkowska, l’ungaro Ferenc Lengyel, i polacchi Pawel Michalski y Paweł Kopeć e la spedizione di Mingma David Sherpa con J. Snorri e Gao Li, di allenamento per il K2 in invernale. Ci sono pure una spedizione austriaca con Stefan Fritsche, la cordata iraniana composta da Zahra Nemati e Amin Dehghan, una squadra Rumena ed una Lituana. L’ israeliana Tatiana Abramson vorrà essere la prima donna del suo paese in vetta al Manaslu.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.