Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Lunedì 5 Maggio
Scarica la nostra app

Nanga Parbat, nessun esito nelle ricerche di Nardi e Ballard: si continuerà anche domani 

Proseguono le ricerche sul Nanga Parbat dei dispersi Nardi e Ballard: il punto sulle operazioni

Nanga Parbat, nessun esito nelle ricerche di Nardi e Ballard: si continuerà anche domani 
Nanga Parbat, nessun esito nelle ricerche di Nardi e Ballard: si continuerà anche domani - Foto Instagram Daniele nardi

Nanga Parbat, tutti gli aggiornamenti sulle ricerche di Nardi e Ballard

Purtroppo ancora nessuna traccia di Nardi e Ballard, ormai dispersi da oltre una settimana sul Nanga Parbat. Oggi la squadra di ricerca ha operato a piedi tra campo 2 e campo 3 alla base dello Sperone Mummery, intorno a 5600m. Il team è composto da Alex Txikon, Ali Sadpara, Felix Criado e Rhamat Ullah Baig. Dalla linea seguita dal Gps del basco si sono notate molte deviazioni sul suo cammino, si stanno evidentemente cercando diversi punti di vista da varie angolazioni. Più di tanto non si è potuto salire per il pericolo di valanghe.

Dal Plateau tra campo1 e campo 2, sede del campo di ricerca, la squadra ha invece operato con altro drone e un teleobiettivo in uso all’ingegnere del team, lo spagnolo Ignacio de Zuloaga, purtroppo uno è andato perduto. Oggi gli elicotteri non sono stati usati, mentre ieri hanno fatto 50minuti di volo fino a 7100 lungo tutto il versante Diamir per cercare traccia degli alpinisti scomparsi. Il versante Diamir comprende la via dello Sperone Mummery, la via normale Kinshofer ed altri canali dove possono essere passati Nardi e Ballard.

Ieri il Campo 2 era sommerso da una valanga. Alex Txikon ha prelevato qualche oggetto di Daniele e Tom. Adesso tutto il team si trova al Campo base. Domani si continuerà con le operazioni di ricerca sia via terra con gli alpinisti sia via aerea con i droni, specialmente lungo la via “Kinshofer” che potrebbe essere stata usata dai due alpinisti dispersi lungo la via di discesa.

Il comunicato dell’Ambasciatore Italiano Stefano Pontecorvo (Twitter)

Today @AlexTxikon and his team have conducted the search for @NardiDaniele and Tom Ballard on the
#NangaParbat, on the ground between C1 and C3 whilst the drones have flown up to 6500 meters. Tomorrow the search continues both by foot and with the drones”.

Gli aggiornamenti di Txikon (comunicato social Nardi)

Alex Txikon, pochi minuti prima delle 11 (ora italiana), ha chiamato per informare che si trovava nei pressi di campo 1, in discesa. In mattinata la sua squadra aveva raggiunto il plateau di seracchi sopra campo 2, a 300 metri in linea d’aria da campo 3. Con loro il team aveva i droni, con i quali hanno provato in tutti i modi ad esplorare ogni possibilità sul terreno che potesse segnalare una traccia della presenza di Nardi e Ballard, riuscendo a farne volare uno fino a 6500 metri di quota. Un drone è stato smarrito durante la perlustrazione. Ma non è stato visto nulla. Nemmeno campo 3.

La temperatura molto bassa sulla parete Diamir e il rischio elevato di caduta di valanghe non hanno consentito al gruppo di raggiungere a piedi campo 3. Per gli stessi motivi si è deciso di non proseguire nelle ricerche e di rientrare al campo base, che è stato raggiunto nel pomeriggio. Le relazioni dettagliate di Txikon alla famiglia e al gruppo di ricerca hanno consentito di valutare un’ulteriore ricognizione nella giornata di domani, con obiettivo principale l’esplorazione della zona della via Kinshofer, la via di salita e discesa maggiormente percorsa e normalmente attrezzata con corde che rimangono infisse in parete. Questo tratto potrebbe essere stata scelto da Nardi e Ballard per la discesa.

La speranza rimane accesa e si affida alla generosità di Alex e del gruppo di amici che stanno operando al Nanga Parbat. Si ringraziano anche i tanti amici che in questo momento stanno dimostrando tutto il loro affetto alla famiglia di Daniele.

I protagonisti

Tom Ballard: giovane britannico, figlio d’arte (la madre è la defunta alpinista Alison Heargraves, la prima a salire su Everest senza ossigeno) è alla prima esperienza su un ottomila. Ha scalato in un solo inverno tutte le pareti Nord più difficili delle Alpi. Con Daniele ha condiviso la spedizione all’inviolato Linksar, un 7000 ubicato in una regione remota del Pakistan.

Daniele Nardi: capospedizione alla quinta volta sul Nanga Parbat, la quarta durante l’inverno. La sua biografia completa è disponibile al seguente link: https://www.centrometeoitaliano.it/alpinismo-e-montagna/daniele-nardi-chi-e-imprese-e-biografia-ragazzo-di-pianura-che-sfida-i-ghiacci-eterni-71911/.

Alex Txikon: basco, capo spedizione sul K2 quest’anno, ha già intrapreso due spedizioni sul Nanga Parbat in inverno con Daniele Nardi. Non è mai salito sullo Sperone Mummery in quanto nei due tentativi ha prediletto la via normale lungo il muro Kinshofer.

Felix Criado: spagnolo, anche lui con Txikon sul K2, prelevato l’altro ieri dal Campo base con lo spagnolo, ha scalato con Txikon il K2 in estate. É alla prima spedizione in inverno e non conosce il Nanga Parbat.

Ali Sadpara: alpinista pakistano era a riposo questo inverno. Ha condiviso con Daniele Nardi e Alex Txikon due spedizione sul Nanga Parbat. Con il basco e Moro ha raggiunto la cima nel 2016, nella prima ascensione invernale alla montagna. Conosce lo sperone Mummery.

Rhamat Ullah Baig: alpinista pakistano, già in vetta sul K2, faceva parte della spedizione di Nardi e Ballard fino a gennaio per poi ritirarsi a causa di alcuni problemi fisici. É giunto fino a Campo 3 con i due dispersi, conosce molto bene la zona e la via che Daniele e Tom dovrebbero aver scelto.

Dispersi da martedì scorso: il riassunto

I due alpinisti Tom Ballard e Daniele Nardi sono dispersi da una settimana. Martedì 26 febbraio sono cominciate le operazioni di ricerca, anche se già dalla domenica precedente non si hanno notizie, quando i due hanno raggiunto una quota di 6000m e posizionato un bivacco lungo lo sperone Mummery. Si teme un malfunzionamento del satellitare visto che sono saliti in un una zona fuori copertura. Nei giorni seguenti al 26 febbraio sono stati effettuati voli con elicotteri e osservazioni perenni sulla montagna, ma non sono state trovate tracce dei due alpinisti.

La macchina dei soccorsi è partita e a rendersi disponibili ad effettuare le operazioni di salvataggio e ricerca sono state le spedizioni di Txikon e dei Russi, già impegnati sul K2, e molti alpinisti pakistani tra cui Ali Sadpara. É stato inoltre aperto un crowdfunding che ha già raggiunto 130.000€, necessari per le costose spese di salvataggio. Purtroppo rimanere oltre i 7000m, senza ossigeno e a quelle temperature, è quasi letale: le speranze di ritrovare Nardi e Ballard sono appese al lumicino.

La storia alpinistica del Nanga Parbat è a questo link: https://www.centrometeoitaliano.it/alpinismo-e-montagna/nanga-parbat-la-montagna-mangiauomini-storia-alpinistica-del-colosso-pakistano-raccontata-da-daniele-nardi-71955/.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto